Pd, Nardella sta con Bonaccini: sarà il coordinatore nazionale della mozione

politica 2 dicembre 2022 – 15:43 Il finale del film del sindaco di Firenze e del suo rapporto con la guida nazionale del Partito democratico quello che molti si aspettavano: un appoggio alla candidatura del presidente dell’Emilia Romagna, sulla via del riformismo di Giorgio Bernardini Dario Nardella sta con Stefano Bonaccini: sar coordinatore nazionale della mozione. Il finale del film del sindaco di Firenze e del suo rapporto con la guida nazionale del Partito democratico quello che molti si aspettavano: un appoggio alla candidatura del presidente dell’Emilia Romagna, sulla via del riformismo. L’annuncio ufficiale sar dato sabato 3 dicembre, al Teatro del Sale. Non una data casuale: il giorno prima della probabile discesa in campo di Elly Schlein. Non un luogo casuale: un posto caro alla sinistra fiorentina. Il ruolo di Nardella, oggi e domaniPortavoce, braccio destro, mediatore o coordinatore. A quanto si apprende da fonti vicine a Bonaccini, sar esattamente coordinatore nazionale della mozione, il ruolo affidato al sindaco di Firenze in vista della gara per la guida della segreteria, che dovrebbe terminare il 19 febbraio con le primarie aperte. Una denominazione in cui pesa l’aggettivo “nazionale” e che mette l’amministratore toscano al riparo dal grande fenomeno di adesione regionale alla candidatura che gi vede in prima fila il governatore Eugenio Giani. Di sicuro domani, al teatro del Sale, si parler di “idee”. Di quelle su cui Nardella ha insistito e che adesso Bonaccini far proprie incassando il suo endorsement. C’ da scommettere che la riforma complessiva delle autonomie locali e la proposta di un referendum per abolire la legge elettorale vigente – che Nardella ha lanciato domenica scorsa nella sua convention a Roma – finiscano nell’agenda del candidato riformista. Sempre dall’entourage emiliano trapela che – in caso di vittoria di Bonaccini – difficilmente potrebbe esser affidato al sindaco toscano il ruolo nobile della presidenza del partito, per una questione di genere. Certamente potr esser uno dei “front runner” della campagna che va a ridisegnare il partito. La scelta del sindacoIl finale scontato, ma solo per chi non conosce la trama. vero che Nardella ha una storia riformista, dal renzismo al suo contrario, sempre in quella parte di campo moderata. Eppure, negli ultimi mesi, il sindaco ha tessuto una trama che ha cercato e trovato sponde a sinistra. Un percorso di mediazione che riguarda Palazzo Vecchio e che avrebbe potuto esser il preludio di una candidatura diretta del sindaco, proprio nel ruolo di ago della bilancia. Questo era certamente il piano A, naufragato in fretta sulla polarizzazione Bonaccini/Schlein. A quel punto Nardella ha cercato di capire a servizio di quale battaglia potesse mettere le sue idee: la tentazione di appoggiare Elly Schlein, la neo deputata che scioglier la sua riserva domenica, c’ stata. I colloqui e gli abboccamenti sono durati qualche giorno. Ma alla fine Nardella ha scelto per restare nella sua casa “naturale”. 2 dicembre 2022 | 15:43 © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-12-02 15:56:00, Il finale del film del sindaco di Firenze e del suo rapporto con la guida nazionale del Partito democratico è quello che molti si aspettavano: un appoggio alla candidatura del presidente dell’Emilia Romagna, sulla via del riformismo,

Pietro Guerra

Pietroguerra.com.com è un sito web dedicato alle notizie per il personale scolastico, docenti, dirigenti scolastici, personale ATA, personale educativo, genitori e studenti

View all posts by Pietro Guerra →

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version