Pd, dal Regionalismo al Reddito alle ricette per il Sud: le differenze (non poche) tra Bonaccini e Schlein

il focus Mezzogiorno, 25 febbraio 2023 – 08:12 Sotto la lente i programmi dei candidati alla guida dei Dem. Lui: Sud a burocrazia zero. Lei: aiuti agli enti locali. Leadership, domani si vota dalle 8 alle 20 di Paolo Grassi In un’Italia che corre a troppe velocit diverse, la destra contrappone i territori forti a quelli deboli, alimentando l’egoismo nei primi e il risentimento nei secondi. La loro idea di autonomia serve a dividere. Noi crediamo invece che serva un progetto nazionale capace di unire il Paese e un’autonomia giusta per farlo funzionare meglio. L’autonomia giusta quando avvicina le decisioni ai cittadini, quando semplifica la vita delle persone e delle imprese, quando migliora la qualit dei servizi. Ma perch l’Italia cresca di pi e meglio bisogna recuperare i divari. A partire dal Mezzogiorno. Per questo noi vogliamo autonomie pi forti in un Paese pi forte e unito. il pensiero di Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna dal 2014, espresso nella piattaforma politico-congressuale, ovvero la mozione che ha presentato quando ha deciso di candidarsi alla guida del Pd (annunciando il ticket con Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento europeo, e affidando al vicepresidente del gruppo dem di Montecitorio, Piero De Luca, il coordinamento delle iniziative politiche e il programma del Mezzogiorno). Nei circoliBonaccini, va ricordato, ha ottenuto il 52,87% dei voti nei circoli dem nella tornata elettotorale interna che si svolta dal 3 al 19 febbraio. E ora sfider Elly Schlein, che stata sua vice in Regione (nei congressi di circolo ha ottenuto il 34,88% delle preferenze) alle primarie in programma domani — domenica 26 febbraio — dalle 8 alle 20 nei 5500 seggi allestiti in tutta Italia. Sul ministroTornando al regionalismo differenziato, Schlein — che ha scelto il deputato e segretario pd partenopeo, Marco Sarracino, come coordinatore organizzativo della sua mozione e il commissario campano del partito, Francesco Boccia, come coordinatore politico della mozione stessa — traccia una linea ben precisa: Ci batteremo per ridurre i divari territoriali del nostro Paese. Il disegno di legge di Calderoli sull’autonomia una proposta inaccettabile e inemendabile — rileva Schlein —, che scavalca Regioni e Parlamento e cristallizza le diseguaglianze territoriali. La strada da seguire un’altra: tornare a investire sugli enti locali, affrontare la questione meridionale come una grande questione nazionale, perch non c’ riscatto per l’Italia senza il riscatto del Sud. Un no secco al testo del ministro e nessuna apertura a forme di regionalismo differenziato giuste. Dunque, combattere le disuguaglianze vuol dire ridurre i divari territoriali. E l’Italia va ricucita e non divisa. Per il Meridione, sostiene Schlein sempre nella sua mozione, occorrono investimenti e nuove direttrici di sviluppo innovativo sull’economia della cura, sul digitale, sull’energia pulita, sostenere la creazione di lavoro di qualit e di buona impresa a partire dalle startup di giovani e con nuove politiche industriali. La frecciataQuindi una evidente stoccata alle amministrazioni territoriali del Mezzogiorno: Per attirare investimenti e offrire occupazione di qualit per tante ragazze e ragazzi che oggi sono costretti ad emigrare per fondamentale attuare nei tempi previsti i progetti finanziati dalle risorse nazionali ed europee. Stabilizzare la fiscalit di vantaggio per il lavoro al Sud, che dobbiamo orientare verso la creazione di occupazione stabile. Paragrafo SudD’altro canto il governatore emiliano dedica un intero paragrafo al Sud. Sintetizzato in dieci punti, alcuni dei quali risuonano spesso nelle proposte lanciate dall’inquilino di Palazzo Santa Lucia (proprio ieri, come detto, Bonaccini ha incontrato De Luca all’ombra del Vesuvio). Eccoli: 1) Incentivi fiscali robusti e zero burocrazia per chi vuole investire. 2) Taglio strutturale del 30% dei contributi previdenziali per le assunzioni a tempo indeterminato. 3) Piano coordinato di politiche industriali, interventi infrastrutturali e politiche attive per il lavoro. 4) Trecentomila nuovi lavoratori nelle Pubbliche amministrazioni meridionali, per colmare i vuoti di pianta organica e portare nuove competenze e innovazione. 5) Piena attuazione delle Zone economiche speciali (Zes) per attrarre aziende nel Mezzogiorno con misure specifiche di vantaggio fiscale e semplificazione amministrativa. 6) Rimozione degli svantaggi derivanti dall’insularit attraverso misure dedicate. 7) Sostegno all’agricoltura mediterranea. 8) Centralit alla scuola e alla formazione per accompagnare l’investimento sulle persone a quello sul sistema produttivo. 9) Investimento sulla sanit pubblica, universalistica e del territorio. 10) Contrasto delle mafie e di ogni forma di illegalit per tutelare e promuovere un’economia sana. No alla precarietInfine il Reddito di cittadinanza. Bonaccini ne chiede la riforma: La destra lo sta cancellando, noi vogliamo invece riformarlo affinch, accanto ad una necessaria misura universale di contrasto alla precariet, se ne crei una di politica attiva per il lavoro. Per Schlein l’Rdc non va abolito: va migliorato, raccogliendo le proposte avanzate dalla Commissione Saraceno e delle realt del terzo settore che ogni giorno combattono contro la marginalizzazione. La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui. 25 febbraio 2023 | 08:12 © RIPRODUZIONE RISERVATA , , https://www.corriere.it/rss/politica.xml,

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