Pd, tesseramento gonfiato: a Napoli mille iscrizioni verso lannullamento

verso il congresso Mezzogiorno, 2 febbraio 2023 – 10:25 Altro caso Caserta. A Casal di Principe e Sessa Aurunca iscritti ed elettori coincidono di Simona Brandolini Il tesseramento gonfiato del Pd campano si potrebbe ormai definire un evergreen. Ad ogni congresso ci sono brogli o presunti tali. Alle primarie i dem finiscono puntualmente o in Tribunale, qualche volta in Procura, di certo sulle prime pagine dei giornali. E ogni volta il Nazareno stringe le maglie, cambia i regolamenti. L’ha fatto anche stavolta proprio per evitare altri casi scandalo come quello di Castellammare del 2017: questa volta era possibile iscriversi on line, ma con una carta di credito si poteva al massimo pagare tre tessere. I casiEppure in Campania i dem sembra perdano il pelo ma non il vizio. A lanciare l’allarme il candidato alla segreteria nazionale Gianni Cuperlo con l’ex parlamentare Camilla Sgambato: Tesseramento dilatato, o ancora dopato, in un mese a Caserta si passati da 1500 tessere a 5000-6000 tesserati. Negli ultimi giorni 300 tessere a notte. Come al solito ci sono i casi limite, quelli in cui il rapporto tesserati-votanti sfiora quasi il ridicolo. A Casal di Principe sono stati 114 i tesseramenti e 238 le preferenze date ai dem alle ultime politiche. A Sessa Aurunca 854 tessere su 1300 voti racimolati. Tutti sinceri democratici. A Napoli dai primi dati, non ufficiali, almeno mille iscrizioni potrebbero saltare nonostante il tesseramento sia in linea con il passato: 6-7mila iscritti. Schlein oggi a Caserta, domani BonacciniIl punto che le maglie sono sempre pi strette, anche per i notabilini locali. Il commissario regionale Francesco Boccia, portavoce tra l’altro della mozione Schlein, ha scritto un paio di giorni fa alla commissione nazionale (dunque prima della denuncia di Cuperlo) chiedendo verifiche rigorose. Oggi l’ex vicepresidente dell’Emilia Romagna sar proprio a Caserta (e a Giugliano) e non si esclude che rilanci la vicenda del tesseramento gonfiato in Campania. Un modo, chiaro, per buttare la palla e la responsabilit nel campo dell’avversario Stefano Bonaccini (che sar invece a Napoli venerd), sostenuto da tutto l’establishment campano. Da Pina Picierno a Vincenzo De Luca, Lello Topo e Mario Casillo. Tant’ che gli occhi sono puntati anche su Salerno. Dove, in linea col passato, con ogni probabilit nel primo round delle primarie Bonaccini dovrebbe fare il pieno di voti degli iscritti: storico il 90 per cento tributato a Matteo Renzi nel 2013. Peccato che allora il tesseramento salernitano fin addirittura sulle scrivanie dei magistrati antimafia. All’epoca le denunce di brogli s’alzarono proprio dal comitato Cuperlo: corsi e ricorsi storici. La commissione presieduta da RobertiInsomma le commissioni sono al lavoro. Quella regionale presieduta dal magistrato e europarlamentare dem, Franco Roberti, che non far passare alcuna incongruenza. C’ tempo fino a stasera alle 23 per controllare la certificazione anagrafica degli iscritti online, prima vera e propria iscrizione non in presenza al Pd. E va avanti anche l’organizzazione per le votazioni della nuova segreteria nazionale: entro il 5 febbraio deve essere indicato a Roma il numero e l’ubicazione dei seggi per votare i candidati Bonaccini, Schlein, Cuperlo o De Micheli. A Napoli, la commissione, si insediata ieri ed presieduta da Gino Cimmino. Idem a Caserta. Le tessere saranno controllate — spiega all’Ansa una fonte della commissione casertano — con grande attenzione, perch dopo un primo screening in alcune citt sembra che il tesseramento sia stato guidato dai leader locali dem. Pensiamo. Si vedr. La newsletter del Corriere del MezzogiornoSe vuoi restare aggiornato sulle notizie della Campania iscriviti gratis alla newsletter del Corriere del Mezzogiorno. Arriva tutti i giorni direttamente nella tua casella di posta alle 12. Basta cliccare qui 2 febbraio 2023 | 10:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA

Pietro Guerra

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