Pd Toscana, nelle partite dei congressi il futuro di sindaci e parlamentari

politica
26 ottobre 2021 – 07:28

Dal 18 novembre via alle sfide provinciali. A Firenze scontro tra Fossi e i lottiani

di Giorgio Bernardini

I nomi dei prossimi candidati sindaci e le eventuali primarie per sceglierli, quelli dei candidati al Parlamento per le elezioni politiche del 2023, le alleanze nelle città e in Regione. Passano tutti, almeno in parte, dai congressi provinciali del Pd che si apriranno dopo la metà di novembre. È in particolare la corsa per la segreteria dei Dem nella città metropolitana di Firenze a presentarsi come il confronto che definirà il Pd toscano negli anni a venire. Il sindaco di Campi Bisenzio Emiliano Fossi è in campo, in rappresentanza d’istanze che prendono le mosse dall’ala sinistra del partito e che tuttavia raccolgono anche alcune delle aspettative delle sue anime «riformiste», quelle abituate a dialogare col sindaco fiorentino Dario Nardella, che nella segreteria nazionale di Enrico Letta ha trovato una sponda sicura per rivendicare un ruolo terzo: né con la sinistra, né con la corrente dell’ex ministro Luca Lotti Base riformista, chiamata ora ad una prova di resistenza nella sua provincia roccaforte. L’attuale segretario metropolitano Marco Recati è espressione di Base riformista, ma l’unità raggiunta nel congresso che lo investì appare oggi un ricordo sbiadito.

Se Recati scenderà di nuovo in campo, come pare, non sarà soltanto per dare battaglia, ma anche per certificare la sopravvivenza di una corrente già messa in difficoltà dalle scelte di Firenze, dove il sindaco Nardella ha blindato la riconferma del segretario cittadino Andrea Ceccarelli senza far toccare la palla a nessun altro. Il principale problema dei fossiani è ora quello di trasformare la candidatura del sindaco di Campi in un’azione unitaria — come sui social traspare da molti commenti, compreso quello dell’assessore regionale Alessandra Nardini — mentre i lottiani serrano i ranghi e ricordano la loro forza in zone come il Mugello e il Chianti. Tra i Dem ch’è anche chi pensa ad un terzo nome che faccia la sintesi tra Fossi e Recati, o comunque a una trattativa per ripianare le divisioni. Ma un esponente di vertice di Base riformista avverte: «Se proprio dobbiamo morire, preferiamo farlo in battaglia». La posta in gioco è alta, dato che dalla segreteria provinciale passerà la partita sulla segreteria regionale del partito l’anno prossimo, il vaglio delle possibili candidature (e ricandidature) per il Parlamento in vista del 2023 e la gestione politica delle eventuali primarie per il sindaco a Firenze nonché per i Comuni dell’hinterland.

I congressi partiranno il 18 novembre e termineranno un mese dopo, come stabilito ieri sera dalla direzione Dem. Dal canto suo, la sinistra del partito, rigetta la narrazione per cui la partita sia una sorta di vendetta o un piano che porti alla sostituzione dei vertici regionali del Pd, a partire dalla segretaria Simona Bonafè, entrata più volte in rotta di collisione con gli zingarettiani toscani. Un punto su cui la sindaca di Empoli Brenda Barnini, il cui nome è emerso come possibile alternativa da presentare contro Bonafè al congresso regionale, è intervenuta direttamente: «La mia idea di politica non passa attraverso autocandidature, ma dalla costruzione di progetti collettivi», puntualizza in uno status di Facebook. Il nome del segretario nazionale Enrico Letta è il punto di caduta delle scelte che in molti territori il partito si prepara a compiere. Alcune sono conferme, come nel caso di Grosseto, dove Giacomo Termine potrebbe spuntarla nella chiave della linea sulle alleanze (il modello Pd-M5S), oltre che di uomo di fiducia di Leonardo Marras, nonostante la scoppola delle ultime Comunali. Altre si presentano come discontinuità, come a Prato, dove ancora oggi non sono in campo alternative alla candidatura del consigliere comunale Marco Biagioni. Giochi fatti a Pisa: Andrea Ferrante (area sinistra) guiderà i Dem della città, Oreste Sabatino (area Base riformista) il provinciale.

26 ottobre 2021 | 07:28
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