Pensione anticipata, è possibile pagare di tasca propria i contributi mancanti?

Nella scuola non si devono solo raggiungere i requisiti ma si deve pensare anche alla presentazione della domanda di cessazione.

Molto spesso per chi lavora nella scuola l’anticipo pensionistico non è così semplice come si può credere, neanche se si decide di pagare i contributi volontari per raggiungerlo. Rispondiamo alla nostra lettrice che ci scrive:

Buonasera, ho 65 anni, insegnante attualmente con 37 anni di contributi; non ho potuto godere della quota 100; il mio pensionamento secondo la legge Fornero è  previsto per il 31 agosto 2024. Chiedo se è possibile anticipare di un anno il mio pensionamento pagando di tasca propria i contributi INPS mancanti. Se capisco bene si tratterebbe solo di due annualità contributive visto che nel 2024 avrò raggiunto con 67 anni il limite lavorativo conclusivo per vecchiaia.

Nel suo caso il problema non è rappresentato tanto dai contributi mancanti ma quando dalla normativa previdenziale legata al mondo della scuola. Lei potrebbe tranquillamente riscattare 1 anno di contributi (della Laurea per esempio) e raggiungere i 38 anni che le servono per rientrare nella quota 102 entro la fine del 2022. Ma non risolverebbe il suo problema.

Lei tecnicamente non può uscire dal lavoro il 1 settembre 2023 neanche se raggiunge i requisiti di pensionamento perché non ha presentato domanda di cessazione dal servizio entro il 21 ottobre 2022. E pertanto deve permanere in servizio fino al 1 settembre 2024. Presentando domanda di cessazione a fine del 2023 (a meno che non venga collocata a riposo d’ufficio nel 2024).

L’unica possibilità che ha di poter uscire dal lavoro il 1 settembre 2023 è rientrare in uno dei profili di tutela della pensione Ape sociale (ci rientra se, per esempio, lavora come docente della scuola primaria o infanzia o se è caregiver o invalida almeno al 74%). In questo caso l’aver non presentato domanda di cessazione non conta perché con l’Ape sociale la domanda di cessazione deve essere presentata in modalità cartacea al dirigente scolastico entro il 31 agosto dell’anno di pensionamento. Questo perché questa tipologia di pensione è vincolata al riconoscimento del beneficio da parte dell’INPS. Domanda che si presenta entro marzo.

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, 2022-12-05 15:57:00, Nella scuola non si devono solo raggiungere i requisiti ma si deve pensare anche alla presentazione della domanda di cessazione.
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