Pensione di reversibilità, ne ha diritto il figlio che accudisce la madre malata?

Non sempre ai figli spetta la pensione di reversibilità dei genitori, anche se rinunciano alla propria carriera per assisterli quando sono malati.

La pensione di reversibilità segue regole e requisiti molto precisi e non sempre viene riconosciuta ai figli. Mentre quasi sempre spetta di diritto al coniuge superstite, per averne diritto i figli è necessario che siano rispettate precise condizioni.

Rispondiamo a tal proposito ad un nostro lettore che ci chiede:

Salve, vorrei un chiarimento, ho 58 anni (non sposata) con pochi contributi e per varie vicissitudini ho dovuto accudire i miei genitori. Attualmente faccio da badante a mia madre malata da anni..in caso di morte avrei diritto ad una pensione di reversibilità? Non ho redditi personali solo un immobile. Nel caso, dovrei solo mettermi a carico di mia madre? Vi ringrazio! aspetto una vostra risposta.

Non basta essere a carico del genitore al momento del decesso e non basta neanche non possedere redditi per avere diritto alla pensione di reversibilità. Ai figli la pensione in questione spetta solo qualora siano minorenni, maggiorenni studenti con età fino a 26 anni o maggiorenni totalmente e permanentemente inabili allo svolgimento di qualsiasi lavoro.

Nel suo caso, pur prendendosi cura di sua madre malata da anni, al momento del decesso di quest’ultima non avrebbe diritto a nessuna pensione di reversibilità poichè non rientra in nessuna delle casistiche in cui la pensione viene riconosciuta ai figli e la condizione non cambierebbe neanche se fosse a carico della mamma al momento del decesso.

L’unico consiglio che posso darle è quello di far regolarizzare la sua posizione da badante a sua mamma, in questo modo oltre a ricevere uno stipendio potrebbe versare anche i contributi necessari a garantirle una, suppur minima, pensione, al raggiungimento dei 67 anni di età altrimenti rischia di dover richiedere, sempre al raggiungimento dei 67 anni, l’assegno sociale.