Pensioni, verso la conferma dei vecchi meccanismi di calcolo per medici, maestri e infermieri. Costerà allo Stato oltre 9 miliardi

Il governo presenterà quattro emendamenti alla manovra su quattro temi: sicurezza-difesa, previdenza in riferimento alla sanità, enti territoriali e investimenti.

“Per quanto concerne l’emendamento del Governo alla manovra la modifica chiarirà che non vi saranno penalizzazioni per le pensioni di vecchiaia. Per il comparto sanità sarà previsto anche un ulteriore meccanismo di tutela”. Così il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani parlando al Senato

In particolare, l’emendamento prevede un allentamento delle restrizioni per medici e infermieri. I professionisti, se lo desiderano, possono ora lavorare fino a 70 anni. Per coloro che optano per un pensionamento anticipato, è stata introdotta una formula di riduzione meno severa: una diminuzione di un trentaseiesimo del taglio per ogni mese di lavoro aggiuntivo.

La nuova normativa punta a penalizzare solamente i pensionamenti anticipati. In questo ambito, è prevista una revisione delle finestre di uscita, con un posticipo progressivo della decorrenza a seconda dell’anno in cui si maturano i requisiti: un mese di posticipo per il 2025, due mesi per il 2026, quattro mesi per il 2027 e sei mesi a partire dal 2028.

Un elemento chiave della riforma è l’esclusione degli assegni di vecchiaia dalla stretta. Inoltre, le pensioni di coloro che maturano i requisiti entro quest’anno non rientreranno nelle nuove disposizioni.

Quanto costerà allo Stato

Dal punto di vista finanziario, l’intervento complessivo non dovrebbe appesantire le finanze pubbliche nel medio periodo. La relazione tecnica allegata assicura un sostanziale equilibrio dei conti. Costerà 9 miliardi, ma saranno soldi che il Tesoro recupererà, almeno secondo le ultime bozze dell’emendamento del governo, allungando le finestre di uscita di questi stessi dipendenti, tagliando, il fondo sanitario dal 2033 e riducendo gli stanziamenti del ministero dell’economia sui rimborsi dei crediti di imposta.