I nuovi percorsi abilitanti rappresentano un notevole aggravio economico per i docenti, già provati da una situazione di precariato.
Il nuovo percorso delineato dal DPCM prevede non solo l’acquisizione di 60 CFU, ma anche il superamento di un esame scritto e una lezione simulata.
Protestano i precari: c’è il caso di Ilaria, contattata da Il Fatto Quotidiano, che evidenzia come questa riforma rappresenti una discriminazione: “Chi aveva già investito nei 24 Cfu, ora dovrà pagare per 60 Cfu, una somma che si aggira intorno ai 2.500 euro”.
Maria, specializzata Tfa sostegno, e Michela, docente precaria, rappresentano l’immagine di un sistema che sembra non valorizzare l’esperienza e la volontà di insegnare. Le difficoltà economiche e organizzative imposte dal nuovo percorso abilitante rappresentano un ostacolo quasi insuperabile per molti.
Le voci dei docenti trovano eco nelle posizioni espresse dai sindacati. Gianna Fracassi, segretaria della Flc Cgil, e Giuseppe D’Aprile, segretario della Uil Scuola, evidenziano la necessità di rivedere i costi e le modalità di accesso ai nuovi percorsi abilitanti, sottolineando l’importanza della gratuità della formazione e della valorizzazione dell’esperienza sul campo.
I costi previsti
All’articolo 12 il DPCM specifica quali sono le cifre che si andranno a spendere al massimo per i percorsi.
Prima di tutto si evidenzia che i costi massimi, pari a 2.500 euro, di iscrizione ai percorsi di formazione iniziale, corrispondenti a non meno di sessanta CFU o CFA, sono posti a carico dei partecipanti, compresi coloro che vincono il concorso ai sensi dell’art. 18 -bis , comma 1, primo periodo, del decreto legislativo.
Invece, i costi massimi, pari a euro 2.000 euro, di iscrizione ai percorsi di formazione iniziale sono posti a carico degli studenti che sono regolarmente iscritti ai corsi di studio per il conseguimento dei titoli di cui all’art. 5, commi 1 e 2, del decreto legislativo, dei vincitori del concorso di cui all’art. 13, comma 2, del decreto legislativo nonché di coloro che abbiano conseguito ventiquattro CFU o CFA entro il 31 ottobre 2022 in base al previgente ordinamento.
I costi massimi posti a carico dei partecipanti alle prove finali dei percorsi di formazione iniziale sono pari a euro 150, si legge sul DPCM.
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