ripercorre le procedure per l’accertamento dei DSA e sottolineare la valenza di alcune figure chiave (famiglia e referente DSA, per esempio) è motivo di grande interesse per tutti. Anche a partire da alcune esperienze regionali che, con molta attenzione, hanno previsto apposite “Linee Guida” per la casistica. Dicevamo il ruolo del referente per i DS. Il referente DSA.
È evidente ed è necessario, che debbano essere dotati di formazione specifica e competenze organizzative, gestionali, relazionali, comunicative e legislative che lo pongano in condizione di:
- Programmare indagini di rilevazione;
- Coordinare interventi didattici educativi di potenziamento per gli alunni a rischio di DSA;
- Pianificare modalità di accoglienza, documentazione e monitoraggio;
- Sollecitare la predisposizione dei Piani Didattici Personalizzati;
- Istituire e coordinare sportelli di consulenza sui DSA, indirizzati a docenti, famiglie, studenti;
- Implementare le risorse nella propria istituzione Scolastica (sussidi e strumenti tecnologici specifici per i DSA).
Il forte riconoscimento e la formalizzazione della figura del referente DSA in tutte le istituzioni scolastiche servono a incrementare il raccordo tra le figure presenti nel territorio, promuovendo il lavoro di rete e la condivisione di buone prassi.
La famiglia che rileva significative difficoltà nell’esecuzione delle richieste scolastiche da parte del proprio figlio, si può confrontare con i docenti di classe, il referente DSA, il Dirigente scolastico e/o con il pediatra. La famiglia – si legge nel documento titolato “Le Linee guida per la diagnosi e la gestione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)” adottato dalla Regione Calabria – decide autonomamente o su sollecitazione da parte della scuola di procedere alla valutazione clinica delle difficoltà del figlio. La famiglia dovrà rivolgersi ai servizi autorizzati a redigere certificazioni DSA valide ai fini scolastici. Nell’ambito dei progetti sperimentali attivati dalla Regione Calabria, previa autorizzazione e consenso informato delle famiglie, l’iter di accertamento per l’individuazione precoce e la presa in carico degli alunni con DSA presso le equipe dedicate del Sistema Sanitario Nazionale potrà essere avviato direttamente dall’Istituzione Scolastica interessata
Percorso per l’accertamento: tempi e modalità della diagnosi
In base alle attuali conoscenze scientifiche, si sottolinea che la diagnosi di DSA non può essere effettuata prima della fine del secondo anno del primo ciclo di istruzione per quanto riguarda la dislessia e la disortografia, e prima della fine del terzo anno del primo ciclo di istruzione per quanto riguarda la discalculia e la disgrafia. Nella scuola primaria, per i casi che presentano caratteristiche compatibili con i DSA, e per i quali le attività di potenziamento documentate e attivate per almeno 6 mesi sono risultate inefficaci, viene predisposta una comunicazione scritta per i familiari, che andrà a sottolineare in modo dettagliato sia le difficoltà osservate nel percorso di apprendimento, sia le attività di potenziamento condotte come è evidenziato nel documento titolato “Le Linee guida per la diagnosi e la gestione dei Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA)” adottato dalla Regione Calabria. Attraverso idonea comunicazione la scuola, a discrezione della famiglia, può attivare il percorso di approfondimento diagnostico mediante il Pediatra di libera scelta, che provvede all’invio ai relativi servizi specialistici. Per gli alunni individuati, sarà cura delle strutture del Servizio Sanitario Regionale e delle strutture private accreditate ai sensi dell’art. 8 quinquies del Decreto Legislativo 502/92 e successive modifiche ed integrazioni, effettuare il percorso diagnostico e rilasciare la certificazione in coerenza con le indicazioni del presente protocollo, garantendo la priorità agli alunni che frequentano la scuola primaria.
La certificazione di DSA
La certificazione di DSA, come indicato nel citato Accordo tra Governo, Regioni e Province Autonome di Trento e Bolzano e MIUR del 25 luglio 2012, recante “Indicazioni per la diagnosi e la certificazione diagnostica dei disturbi specifici di apprendimento“, deve essere prodotta in tempo utile per l’attivazione delle misure didattiche e delle modalità di valutazione previste dalla L. 170/2010 e successive modifiche e integrazioni.
Procedure diagnostiche raccomandate
Il percorso diagnostico per la valutazione globale dell’alunno/giovane adulto segnalato deve essere svolto secondo quanto riportato nel presente protocollo. Al termine del percorso diagnostico è prevista la restituzione della valutazione effettuata alla famiglia tramite colloquio clinico e la consegna della certificazione di DSA che riporterà la sintesi della valutazione con le relative indicazioni operative. La famiglia potrà, dunque, consegnare la certificazione alla Scuola, per conoscenza al Medico Pediatra, per l’attivazione delle misure previste dalla normativa vigente. Riguardo le procedure diagnostiche in merito a:
- disturbo di comprensione del testo;
- disturbo del calcolo;
- valutazione della disgrafia;
- identificazione dei DSA nei soggetti plurilingue e stranieri;
- valutazione DSA giovani adulti;
è necessario fare riferimento alle nuove raccomandazioni contenute all’interno delle linee guida dell’ISS (Istituto Superiore della Sanità) del 2022.
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