Piano di Studi Personalizzato: i compiti del responsabile, la stesura e la tempistica. Scarica un Protocollo operativo per la gestione degli studenti con D.S.A.

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Il coordinatore di classe (o responsabile PDP) informa il referente DSA e BES del caso. Il coordinatore (o responsabile PDP) fissa un colloquio con la famiglia e lo studente con la presenza anche del referente DSA e BES, si acquisiscono i primi elementi sulle difficoltà dell’alunno in base alla diagnosi e all’osservazione della famiglia e si concordano i principali strumenti compensativi e le misure dispensative.

Si redige un verbale dell’incontro (il PDP va condiviso con la famiglia). Il coordinatore di classe (o Responsabile PDP) con l’aiuto del referente DSA e BES imposta una bozza del PDP per le parti informative generali (il modello di PDP è disponibile sul sito della scuola distinto per i 3 indirizzi di studio) Il coordinatore di classe (o Responsabile PDP) informa e sensibilizza i docenti della classe che tramite l’osservazione in aula possono avere più elementi per la stesura del PDP. Il coordinatore di classe (o Responsabile PDP) intervista l’alunno per capire come studia a casa e con quali metodologie (nel modello di PDP è presente la pagina da utilizzare per l’intervista).Il coordinatore di classe (o Responsabile PDP) riunisce il Consiglio di Classe per stendere il PDP, si redige opportuno verbale di approvazione del documento. Il PDP (salvato su file in modo da poterlo aggiornare periodicamente) è firmato da tutti i docenti del consiglio di classe, dal coordinatore, dai genitori, dallo studente e dal Dirigente scolastico. Il PDP è consegnato in copia alla famiglia, una copia viene allegata al verbale del Consiglio di Classe, l’originale viene archiviato nel fascicolo personale dell’alunno, una copia viene consegnata al referente DSA e BES.

La modifica del PDP in corso d’anno scolastico

Durante l’anno è possibile aggiornare e modificare il PDP in base alle nuove esigenze che possono emergere dalla sua attuazione, naturalmente verbalizzando gli eventuali cambiamenti.

L’inizio dell’anno scolastico

All’inizio di ogni nuovo anno scolastico – si legge il PDP deve essere riesaminato, aggiornato e approvato dal Consiglio di Classe su indicazione del coordinatore (o Responsabile PDP), sentita la famiglia e lo studente, adattandolo anche con riferimento alle nuove discipline inserite. Ogni anno il nuovo PDP viene rilasciato in copia alla famiglia, una copia per il verbale, l’originale per il fascicolo personale dell’alunno e una copia per il referente DSA e BES.

Gli alunni di classe quinta della scuola secondaria di II grado 

Per gli alunni della classe 5* – si legge nel documento del Polo Linguistico “A Manzoni”, scuola paritaria di Milano – si redige entro fine maggio una breve relazione per la commissione di maturità nella quale si evidenziano gli strumenti compensativi e le misure dispensative richieste per l’Esame di Stato (già adottate nel corso degli anni per le valutazioni dell’alunno). Verificare, annualmente, le novità contenute nell’Ordinanza Ministeriale per gli Esami di Stato e quelle relative alla nota sulle prove standardizzate nazionali dell’INVALSI.

La collegialità

Inutile ribadire che parlandosi di collegialità e corresponsabilità nella redazione del PDP, ogni decisione scritta nel PDP va applicata. Dunque, se l’alunno si rifiuta di utilizzare gli strumenti compensativi stabiliti (computer, calcolatrice…), occorre far dichiarare per iscritto alla famiglia che l’alunno non vuole avvalersi di tali strumenti e si verbalizza tale decisione (dello studente) nel registro dei verbali del Consiglio di Classe. Sulla verifica scritta dell’alunno con DSA si annotano gli strumenti compensativi (es. “usa mappe e schemi”, “tempo aggiuntivo del…”) o le misure dispensative attivate (“riduzione della prova…”). Per le interrogazioni orali si verbalizza sul registro elettronico nella parte non visibile alle famiglie, la modalità di interrogazione (“interrogazione programmata”; “usa mappe e schemi…”).

La dispensa (eventuale) dalla prova scritta di lingua straniera

La dispensa dalle prove scritte in lingua straniera sia in corso d’anno sia per l’Esame di Stato è possibile – si legge nel documento del Polo Linguistico “A Manzoni”, scuola paritaria di Milano – solo in casi molto gravi (comorbilità), occorre in questo caso:

  • certificazione di DSA attestante la gravità del disturbo e recante esplicita richiesta di dispensa dalle prove scritte in lingua straniera;
  • richiesta (scritta) di dispensa dalle prove scritte in lingua straniera, presentata dalla famiglia o dall’alunno se maggiorenne;
  • approvazione da parte del CdC confermante la dispensa.

La dispensa della lingua straniera e il diploma di maturità

In sede di esame di Stato – si legge nel documento del Polo Linguistico “A Manzoni”, scuola paritaria di Milano – la dispensa dalle prove scritte in lingua straniera sarà indicata nel diploma di Maturità. L’esonero invece dalla lingua straniera comporta un percorso differenziato e preclude quindi l’ottenimento del Diploma.

Protocollo operativo per la gestione degli studenti con D.S.A.

In allegato il “Protocollo operativo per la gestione degli studenti con D.S.A.” realizzato dall’ Istituto di Istruzione Superiore “Antonio Della Lucia” di Feltre (BL) guidato con grande abilità manageriale e capacità gestionali dal Dirigente Scolastico professoressa Martina Polo. Tale brillante documento, nel rispetto del quadro normativo di riferimento sottoindicato, parte integrante del PTOF, si propone di:

  • Definire pratiche comuni all’interno dell’Istituto;
  • Facilitare l’accoglienza, l’inserimento e un proficuo percorso formativo degli studenti con D.S.A.;
  • Accompagnare gli studenti con D.S.A. agli Esami di Stato.

Il superbo documento, allegato come esempio di “Eccellente scuola” è stato redatto dalla prof.ssa Maria Rita Cortese (formatore AID) e modificato dal gruppo di lavoro DSA dell’IIS “Della Lucia” formato dall’Assistente Amministrativo: G. Comiotto e dai docenti L. Basei, M. Bianchin, E. De Bacco, A. Pezzani, S. Zarbo. Coordinatore-referente il prof. C. Lazzarotto.

Protoc_operativo_DSA_IIS

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