sicilia Mezzogiorno, 31 gennaio 2023 – 15:10 Il decreto firmato dal gip del Tribunale di Catania. Arrestato nel 2018, fu costretto a lasciare il seggio all’Ars di Redazione online Fu arrestato nell’aprile del 2018, accusato di aver stretto un patto con la mafia, ma ora il gip del Tribunale di Catania, Martina Rizza, ha archiviato l’accusa di voto di scambio nei confronti dell’imprenditore Giuseppe Gennuso, ex parlamentare regionale, di Rosolini, coinvolto nell’inchiesta della Dda. Gennuso era stato eletto all’Ars nella lista Popolari ed autonomisti e per effetto della legge Severino, dopo l’arresto, fu costretto a lasciare il seggio. Secondo la Procura distrettuale antimafia di Catania vi sarebbe stato un patto tra l’allora deputato regionale ed altri indagati, ritenuti dall’accusa esponenti del gruppo criminale Crapula, legato al clan mafioso Trigila di Noto. Si trattato di un’inchiesta durata cinque anni, dove gli investigatori hanno pure sentito tre collaboratori di giustizia per mafia e due pentiti del Sistema Siracusa, gi condannati. Il decreto del gipSi ribadisce che l’attivit captativa dimostrativa dell’attivit illecita di compravendita di voti inutilizzabile quanto al reato di corruzione elettorale continuata che, pertanto, risulta anch’esso sprovvisto di prova, scrive nel decreto il gip, che ha archiviato la posizione anche degli altri quattro indagati che erano stati coinvolti. Io i mafiosi li ho sempre fatti arrestareHo sempre avuto fiducia nei magistrati – dice Gennuso -. Sapevo che sarei uscito a testa alta da questa vicenda, perch nella mia vita ho sempre agito con trasparenza. Io i mafiosi li ho sempre denunciati e fatti arrestare e non conosco neppure i pentiti. Sono sempre stato consapevole della mia estraneit ai fatti che mi venivano addebitati ed oggi pi che mai dico che sono rimasto vittima di una cricca. La stessa cricca che ha tentato di screditarmi in altre vicende, soltanto per gelosie politiche. Mi duole l’ingiusta detenzione ai domiciliari ed essere stato defenestrato dall’Ars ingiustamente. 31 gennaio 2023 | 15:10 © RIPRODUZIONE RISERVATA
