Un’indagine nazionale condotta dal Laboratorio Adolescenza e dall’Istituto di ricerca IARD evidenzia come l’educazione sessuale sia considerata la materia che dovrebbe avere più spazio nei programmi delle scuole superiori italiane.
Subito dopo, troviamo la “Sostenibilità e la protezione dell’ambiente” e l’”Educazione al rispetto delle diversità”.
L’indagine, che ha coinvolto 5.670 studenti tra i 13 e i 19 anni, svela che quasi il 70% del campione ritiene che l’apprendimento sia stato negativamente influenzato dalla pandemia di Covid e dalla conseguente didattica a distanza. Tuttavia, è evidente l’interesse per una scuola che sfrutti metodi e strumenti innovativi utilizzati durante la pandemia: l’80,7% degli studenti è favorevole a un’istruzione più moderna.
Le richieste degli studenti non si fermano alla modernizzazione. Il 40% preferirebbe classi ad “assetto variabile”, con insegnanti e compagni di classe che cambiano a seconda della disciplina. Un forte 86,6% auspica, inoltre, una scuola superiore dove il piano di studi possa essere personalizzato, con materie scelte dal singolo studente.
Questo studio sottolinea l’importanza di un approccio pedagogico aggiornato e dinamico, in grado di rispondere alle esigenze educative del 21° secolo. Gli adolescenti italiani chiedono, infatti, una formazione che li prepari non solo sul piano accademico, ma anche su temi sociali cruciali come la sessualità, l’ambiente e la diversità.
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