Pnrr, Draghi: il piano parte dal basso, le Regioni sono le protagoniste

di Carlotta De LeoIA Palazzo Chigi la firma dei protocolli d’intesa per i due primi «progetti bandiera»con i sei governatori di Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Liguria, Umbria, Puglia e Basilicata. Il premier: colloquio continuo,se manca si perde tempo «Il Pnrr è un piano che parte dal basso e che ha bisogno del vostro contributo – e di quello dei vostri colleghi – per avere successo. Tocca a voi progettare interventi di rilevanza strategica per lo sviluppo dei vostri territori. Siete i protagonisti del Piano, e il governo vuole sostenervi». Durante la cerimonia per la firma dei protocolli per i primi progetti bandiera del Pnrr, il premier Mario Draghi si rivolge così ai governatori di sei Regioni: Massimiliano Fedriga (Friuli Venezia Giulia),Giovanni Toti (Liguria), Alberto Cirio (Piemonte) , Donatella Tesei (Umbria), Michele Emiliano (Puglia), Vito Bardi (Basilicata). « Il coordinamento tra governo e Regioni non è una cosa banale: è un continuo colloquio. Quando manca questo colloquio finisce il dialogo e si perde tempo, tutto qua». Il ruolo delle RegioniLa firma di questi primi protocolli, sottolinea il premier rappresenta «un passaggio importante nel’attuazione del Pnrr» e la scelta di una cerimonia a Palazzo Chigi «è un segno dell’importanza che il governo dà alle Regioni e agli altri enti territoriali nell`attuazione del Piano». In particolare, aggiunge Draghi, i protocolli «riguardano due progetti di grande interesse territoriale e nazionale. Entrambi mettono a sistema diversi interventi previsti dal Pnrr grazie alla capacità di selezione e progettazione territoriale promossa dalle Regioni». I «progetti bandiera» spiega il premier intendono proprio «premiare le capacità creative degli enti territoriali, rafforzare la coesione sociale e territoriale». «Quelli di oggi sono soltanto i primi, a cui ne seguiranno altri. Sarà un grande piacere presentarli e realizzarli insieme» afferma. Hydrogen ValleyIl primo progetto riguarda la codiddetta «Hydrogen Valley» e coinvolge «le regioni Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Umbria, Basilicata e Puglia. Punta a realizzare siti di produzione di idrogeno verde in aree industriali dismesse. Contribuisce a stimolare la crescita, a creare occupazione. Ci avvicina ai nostri obiettivi energetici e climatici, che il Governo è determinato a mantenere e anzi a perseguire con sempre maggiore convinzione» afferma Draghi. La sanità in Liguria Il secondo progetto, «proposto dalla Regione Liguria» mira a realizzare un Centro di medicina computazionale e tecnologica. Unisce infrastrutture scientifiche, tecnologiche e cliniche in modi innovativi e ha l’ambizione di diventare un punto di riferimento nel settore» spiega il premier. L’Ilva Durante la cerimonia, Draghi ha parlato anche dell’Ilva di Taranto spiegando che il suo esecutivo intende riportarla a quello che era quando era competitiva, era la più grande acciaieria d’Europa, non possiamo permetterci che non produca ai livelli a cui è capace di fare, a cui produce anche oggi». «Il presidente del consiglio ha preso un impegno sulla decarbonizzazione dell’Ilva attraverso l’individuazione del polo tecnologico dell’idrogeno a Taranto e per noi è una cosa di grande conforto. È chiaro che è solo all’inizio, le somme necessarie a realizzare questo obiettivo non sono ancora state messe a disposizione, ma l’impegno politico del presidente Draghi è stato netto e siamo molto soddisfatti per questo impegno»commenta il governatore della Puglia Michele Emiliano lasciando Palazzo Chigi dopo la firma dei progetti bandiera del Pnrr. 8 giugno 2022 (modifica il 8 giugno 2022 | 11:57) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-08 09:57:00, IA Palazzo Chigi la firma dei protocolli d’intesa per i due primi «progetti bandiera»con i sei governatori di Friuli Venezia Giulia, Piemonte, Liguria, Umbria, Puglia e Basilicata. Il premier: colloquio continuo,se manca si perde tempo, Carlotta De Leo

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