PNRR: quel che serve a ciascuna scuola è una visione

Dopo oltre sei mesi di gestazione nelle stanze del terzo piano del palazzone di Viale Trastevere, la frettolosa emanazione delle Linee guida e delle istruzioni operative pubblicate dal Mim su dispersione scolastica e divari territoriali e sul Piano Scuola 4.0, avvenuta a cavallo della fine dell’anno, ha innescato il conto alla rovescia a carico delle scuole beneficiarie (3.198 per la dispersione scolastica, tutte per Scuola 4.0). Restano solo 6 settimane, circa 30 giorni lavorativi, per tutte le azioni successive per firmare un “Atto d’obbligo” con l’Unità di Missione, che sarà pieno di impegni da sottoscrivere e di responsabilità da assumere da parte delle scuole (mentre ci saranno molti “caveat” a protezione dell’Amministrazione).

Ma la responsabilità più grande, a nostro avviso, non sarà scritta nel contratto con il Ministero ed è quella di fare in modo che i progetti portino veramente a un salto di qualità nell’offerta formativa a beneficio degli studenti.

Si tratta di investimenti ingenti, che difficilmente verranno ripetuti in questa entità. E che in buona parte (64%), se non del tutto (se non dovessero essere raggiunti gli obiettivi concordati con la Commissione Europea), dovranno essere restituiti. Andranno cioè a incrementare l’elevatissimo debito pubblico italiano e dovranno essere rimborsati proprio dai giovani verso i quali sono ora rivolti gli interventi.

Per quanto la tempistica, l’impostazione, i vincoli e le modalità operative imposti dall’Unità di Missione del PNRR istruzione non siano certo quelli più adatti, per quanto non siano state adeguatamente predisposte le condizioni di successo (a partire dalle carenze numeriche e di know how riguardo al personale amministrativo), la comunità di ogni istituzione scolastica – dal dirigente al dsga, allo staff del ds, alle funzioni strumentali, fino a tutti i docenti (di ruolo e non), al personale ATA, ai membri degli organi collegiali – deve sentirsi responsabilizzata a cogliere al meglio questa irripetibile opportunità per rigenerare la propria scuola. La buona riuscita dipende moltissimo da ciascuno di noi, ed è anche una questione etica, prima di tutto nei confronti degli studenti di oggi e di domani, oltre che dei tanti stakeholders che fanno riferimento alla scuola.

Bisogna partire da una visione, dal modello pedagogico e didattico che si vuole realizzare, dall’identità della scuola, e poi ridisegnare di conseguenza i processi e implementare i progetti. Non si tratta di approcciare i progetti come meri adempimenti amministrativi. E il tutto va integrato negli strumenti che caratterizzano il sistema di gestione delle istituzioni scolastiche: i progetti non possono che essere strettamente connessi al Piano di Miglioramento e diventare parte organica del PTOF (e va ricordato che i componenti dei team possono essere i componenti dei NIV, come descritto nella Nota Mim del 19/09/2022).

Occorre inquadrare i progetti del PNRR in una prospettiva strategica, curando gli aspetti metodologici. Non è facile, almeno non per tutti, occorrono esperienze e competenze specialistiche (e servirà molta formazione, al momento scollegata nei piani del Ministero). Tuttoscuola vuole contribuire a questo mettendo a disposizione uno specifico “Percorso di supporto e accompagnamento per il PNRR”, ricco di suggerimenti operativi. In particolare, mette a disposizione delle scuole competenze ed esperienze sull’organizzazione scolastica di altissimo profilo (a questa pagina una parte dei nomi degli esperti, tutti di riconosciuta competenza) per un percorso di miglioramento condiviso che produca a cascata anche uno sviluppo di competenze professionali di tutto il corpo docente e non docente.

Abbiamo pensato che per il dirigente e i team di lavoro (team PNRR, staff, figure di sistema, NIV, ecc) possa essere utile un confronto con un esperto che segua in tutte le fasi del PNRR/PDM una singola scuola o gruppi di scuole, che potranno avere dunque un punto di riferimento unico e costante nel tempo per risolvere dubbi, individuare e realizzare le progettualità del PNRR più adatte alle specifiche condizioni dell’Istituto (fino alla redazione e alla implementazione dei progetti), facendo ricorso a buone pratiche e collaborazioni tra scuole.

La posta in gioco è troppo importante per non fare tutto ciò che serve per raggiungere il miglior risultato mettendo a frutto le ingenti risorse ricevute.

Per scoprire il servizio di supporto: https://tuttoscuola.ac-page.com/pnrr-percorso-supporto-scuole 

Per approfondimenti:
PNRR: cosa fare e quando. Rivedi il webinar gratuito e scopri il nostro servizio per le scuole

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version