Polonia, il mistero dei tre sub spagnoli: spie, narcos o semplici imprudenti?

di Guido Olimpio

Una settimana fa i servizi di soccorso hanno aiutato una imbarcazione travolta da una tempesta al largo di Danzica. Dei protagonisti non si sa nulla: restano molti interrogativi

Tre uomini in barca, attrezzatura da sub, una notte di tempesta a 5 chilometri dalla costa polacca. Sono gli unici dati certi del mistero di Danzica, tra tanti sospetti e poche certezze.

Una settimana fa, all’1.53, i servizi di soccorso ricevono una richiesta d’aiuto partito da un piccolo motoscafo in difficolt nel mezzo di una burrasca. La temperatura di sei gradi, quella in acqua ancora meno. Una vedetta raggiunge il battello, lungo circa quattro metri, e trova un terzetto che fornisce una versione incerta: siamo usciti per pescare ed abbiamo iniziato ad avere problemi sei ore prima. Dicono di essere spagnoli, il timoniere esibisce un documento di identit iberico, i suoi compagni ne sono sprovvisti. Forniscono poi un paio di numeri di telefono. I poliziotti notano che il battello non in regola, privo di permessi. A bordo trovano equipaggiamenti da sub, compreso uno scooter per procedere veloci in immersione. Qualcosa non torna. Perch hanno atteso cos tanto tempo prima di dare l’allarme, l’equipaggiamento ha poco a che fare con la pesca tradizionale. La zona dove sono stati individuati vicina ad un terminale dove attraccano le navi che portano gas, sempre nelle vicinanze impianti legati al settore energetico.

L’insieme dei dettagli avrebbe dovuto spingere a verifiche profonde. Invece — sempre in base alla ricostruzione ufficiale — i tre spagnoli vengono liberati, probabilmente hanno lasciato qualche ora dopo la Polonia dove erano arrivati in auto. Quando gli inquirenti provano ad usare i recapiti telefonici non hanno risultato, parlano di errori di trascrizione. nebbia fitta. Quando la storia emerge evidente l’imbarazzo. Il premier Mateusz Morawiecki rassicura: Ovviamente si pensato che avessero cattive intenzioni. Ma risultato che non erano pericolosi ed hanno detto la verit. Per sollecita un report completo sulla vicenda mentre sottolinea l’adozione di misure supplementari a tutela delle infrastrutture.

I media, intanto, indagano. Scoprono che gli spagnoli hanno preso in affitto una stanza dal giorno 16 in una struttura di Wdzydze Tucholskie, localit dell’interno ad un’ora di distanza da Danzica. Il giorno del giallo raggiungono Ilawa — cittadina non proprio vicina al mare — dove acquistano il battello di seconda mano dopo aver visto un annuncio online. Chiedono anche un carrello per il trasporto e ripartono verso Danzica. I giornalisti accertano che gli strani personaggi hanno noleggiato l’equipaggiamento da sub in centro diving di Gydnia. Il titolare aggiunge: volevano comprare una barca e hanno chiesto se noi uscivamo ma gli abbiamo risposto che nel fine settimana le condizioni meteo erano proibitive, ad ogni modo sembravano clienti normali. Le testimonianze non aiutano molto, si evince solo una certa fretta, una spedizione chiusa dal grande rischio di avventurarsi nonostante il tempo pessimo.

Senza riscontri restano gli scenari. Il primo fa pensare ad un’improbabile azione di spie. Uomini rana in uno scalo strategico di un Paese chiave nel sostegno all’Ucraina. Il secondo contiguo: una ricognizione di presunti sabotatori, una situazione alla Nord Stream. Il terzo porta alle organizzazioni narcos, ad un modus operandi consolidato: i sub che recuperano la droga agganciata sotto lo scafo di un mercantile in arrivo dall’America Latina. In quel weekend non sono mancate presenze di cargo interessanti. Il quarto: la verit sempre la pi semplice, niente intrigo, solo degli imprudenti come pare accreditare il primo ministro. Ombre tramutate in minaccia a causa del momento internazionale.

Seguono gli interrogativi. I tre erano davvero spagnoli? Li hanno davvero rilasciati senza prima consultare l’intelligence? La reazione del governo con la richiesta di chiarezza sincera o di facciata in attesa che le persone dimentichino? A volte certe pratiche si risolvono in silenzio. E non solo in Polonia.

21 gennaio 2023 (modifica il 21 gennaio 2023 | 17:16)

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