L’Intelligenza Artificiale sostituirà il docente? Il suo utilizzo non è un degrado dell’insegnamento? Non è meglio la lezione frontale? Sono questi alcuni dei messaggi che sul nostro social hanno commentato la nostra proposta formativa sulle Intelligenze Artificiali da applicare alla didattica.
Per noi le cose non stanno così. Le IA sono già una realtà e non sostituiranno il docente, non causeranno un degrado della didattica e non necessariamente renderanno obsoleta la lezione frontale (per chi è ad essa affezionato).
Perché, dopo aver spiegato Leopardi in una lezione frontale, non posso utilizzare una IA per consentire agli studenti di simulare un dialogo con l’autore, con lo scopo di rafforzare l’apprendimento? Chi vieta poi al docente purista, affezionato all’interrogazione come strumento prioritario di valutazione, di chiamare lo studente alla cattedra per accertare che gli apprendimenti siano stati acquisiti?
Questo non è sostituzione del docente o declino della didattica, ma potenziamento della stessa con strumenti che fino a quale mese fa non erano a disposizione di tutti.
Perché non utilizzare l’Intelligenza Artificiale per aiutare il docente a personalizzare l’apprendimento degli studenti? Perché non affiancare all’interrogazione classica anche strumenti di valutazione grazie all’ausilio delle IA?
Si tratta di strumenti nuovi, qualcuno direbbe anche ‘potenti’, che aiutano, non sostituiscono, che migliorano, non degradano.
Tutto ciò è al centro di un corso organizzato dal nostro ente di formazione che trovate già disponibile all’acquisto.
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