Da Orizzontescuola.it: Precari in difficoltà: senza stipendi da mesi. Presidi anticipano somme per consentire ai docenti di pagare laffitto della casa. E cè chi ammette: Non sono più in grado di fare la spesa redazione

Protestano i precari della scuola. Gli insegnanti, impegnati in contratti brevi, sono senza stipendio da mesi. Tale problema non è una novità, ma quest’anno ha raggiunto livelli critici. 

Molti insegnanti sono costretti a viaggiare attraverso l’Italia per brevi assegnazioni, sperando di avanzare nelle graduatorie, ma spesso senza ricevere il dovuto compenso.

Il problema principale non è la mancata riconoscenza degli stipendi, ma i tempi d’attesa insostenibili. Il sistema amministrativo è complicato, coinvolgendo vari passaggi burocratici dalla scuola al Ministero dell’Economia e delle Finanze. I sindacati sottolineano che la situazione non migliora, nonostante le discussioni annuali sul tema.

Vengono citati episodi di dirigenti scolastici che hanno deciso di anticipare di tasca loro quanto dovuto, per consentire agli insegnanti il pagamento dei canoni di affitto. “Non è questione di dire che gli stipendi sono bassi, ma lamentare il fatto che semplicemente non arrivano. Così è evidente che in queste condizioni la situazione non può reggere”.

Sono i diretti interessati a confermarlo: “Personalmente – ha ammesso una docente a Quotidiano.net – sono in grossissime difficoltà. Non sono più in grado di fare la spesa”.

La procedura per il pagamento dei supplenti brevi

La recente nota ministeriale 25954 del 29 settembre, fa luce anche sul pagamento degli stipendi ai supplenti brevi e saltuari. La nota ricorda che dall’anno scolastico 2015-2016 si è avviato un nuovo processo di liquidazione delle competenze per le supplenze brevi e saltuarie del personale scolastico non di ruolo. Ai fini del corretto adempimento delle prescrizioni contenute nel DPCM 31 agosto 2016, le scuole seguono le indicazioni tecniche e operative fornite con la Circolare 6 n. 16294 del 28 ottobre 2016.

L’obiettivo è garantire il pagamento delle spettanze al personale scolastico supplente breve e saltuario entro 30 giorni. A tal fine il DSGA e il dirigente scolastico a conclusione del rapporto di lavoro, o di ogni mensilità in caso di contratti di più lunga durata, verificano la congruità e la completezza dei dati trasmessi entro tre giorni lavorativi dalla conclusione della mensilità di riferimento e, tramite SIDI, effettuano l’autorizzazione tempestiva al pagamento (adempimento non previsto per gli incarichi di religione) e la trasmettono a NoiPA mediante SIDI.

Il processo si conclude con l’invio da parte di NoiPA del contratto, autorizzato dal DSGA e dal DS, al Sistema Spese della Ragioneria Generale dello Stato per la verifica di capienza finale e, in caso di esito positivo, viene prodotto il cedolino e vengono liquidate le competenze mensili. In caso di esito negativo, l’ufficio competente del Ministero dell’istruzione e del merito, sulla base del fabbisogno calcolato dalle singole rate, assegna le risorse finanziarie occorrenti sui singoli POS dell’istituzione scolastica, nel limite degli stanziamenti di bilancio previsti a legislazione vigente.

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