di Redazione Cultura
Lo scrittore vince con Avere tutto, romanzo edito da Einaudi. Il riconoscimento per l’opera prima ad Andrea De Spirt, autore di Ogni creatura un’isola (il Saggiatore)
Marco Missiroli con il romanzo Avere tutto, edito da Einaudi, il vincitore del Premio Bagutta 2023, giunto alla 97esima edizione. Il Premio, che da antica tradizione apre la stagione italiana dei riconoscimenti letterari, stato assegnato dalla giuria presieduta da Isabella Bossi Fedrigotti, il cui segretario Andrea Kerbaker, composta da Marco Amerighi, Rosellina Archinto, Eva Cantarella, Elio Franzini, Umberto Galimberti, Davide Mosca, Elena Pontiggia, Enzo Restagno, Mario Santagostini, Roberta Scorranese, Alessandra Tedesco, Valeria Vantaggi e Orio Vergani.
All’interno del percorso di Missiroli — si legge in una nota inviata dal Premio — i giurati hanno rilevato che Avere tutto (qui la recensione di Domenico Starnone sul Corriere) rappresenta la tappa pi intima, vera, personale, soprattutto per due elementi narrativi: da un lato il profondo rapporto di un figlio con il padre anziano, malato, che pagina dopo pagina si indebolisce e viene meno, fino a una morte aspra; altrettanto sincero lo scavo nel grande vizio nascosto del giovane protagonista: il gioco d’azzardo, che gradualmente si insinua nella narrazione, dapprima in maniera subdola, sottile, con accenni ai tavoli di carte che iniziano in sordina e poi si fanno via via pi frequenti. Nelle pagine di Missiroli, prosegue il comunicato, la morte e la minaccia della rovina per il gioco – combinati in un fraseggio conciso, che da sempre rappresenta la chiave stilistica dell’autore – procedono cos in simbiosi, in un romanzo che alla giuria parso coraggioso e convincente.
Il premio per l’opera prima andato invece al trentatreenne Andrea De Spirt, autore di Ogni creatura un’isola, edito dal Saggiatore. Un romanzo in 500 paragrafi, a volte brevi o brevissimi, in cui si racconta di un giovane alla ricerca di tracce del fratello, misteriosamente scomparso su un’isola. La giuria, si legge ancora nel comunicato, ne ha apprezzato in particolare la forma, non priva di una certa tendenza alla sperimentazione, senza per essere mai troppo spericolata.
Come di consueto, il premio verr assegnato nella sede di via De Grassi messa a disposizione da Francesco Micheli, storico sostenitore del Bagutta. Anche da questo punto di vista, dopo la parentesi della pandemia, si segnala un ritorno alla tradizione, con la consegna del premio nell’ultima domenica di gennaio.
20 gennaio 2023 (modifica il 20 gennaio 2023 | 12:32)
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