Presentazione della Settimana di Studi Danteschi

La Settimana di Studi Danteschi nasce nel 1997, nel Liceo scientifico statale “Albert Einstein” di Palermo, come corso di aggiornamento per docenti.

Dopo pochi anni, grazie anche alla collaborazione dell’Università degli Studi di Palermo e al sostegno di istituzioni pubbliche e private, l’iniziativa diventa un incontro esteso a quanti hanno a cuore la Commedia di Dante.

Tale iniziativa, condotta in collaborazione con il Liceo Scientifico Statale “A. Einstein” di Palermo e con la Cattedra di Letteratura Italiana della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Palermo, con il patrocinio del MIBACT, MIUR, Direzione Scolastica Regionale per la Sicilia, dell’Accademia della Crusca, del Comitato Dante 2021 e, nel 2019, ha già riscosso, negli anni precedenti, notevole consenso di pubblico e di critica, essendo stata favorevolmente presentata e recensita da giornali e televisioni ed è divenuta, quindi, un ricorrente ed atteso appuntamento culturale. In modo particolare, in quest’anno di celebrazioni dell’anniversario dantesco, il MIBACT ha offerto il patrocinio alla nostra manifestazione, riconoscendole il ruolo centrale di promulgatore del messaggio dantesco in questo anno celebrativo.

È stupefacente vedere come questo poeta di età medievale continui a mobilitare masse di studenti, docenti e appassionati, ai quali la sua opera comunica pensieri e sentimenti attuali. Per una settimana, a Palermo, si legge e si commenta la Commedia e se ne dibattono temi e questioni. Studiosi di prestigio internazionale hanno cercato, negli anni, non solo di diffondere e fare amare la Commedia, ma anche di rendere facilmente fruibili gli studi danteschi, in modo che i partecipanti diventino lettori attenti e interpreti autonomi del testo.

Per tale motivo agli italianisti e ai filologi si sono affiancati storici, filosofi, teologi, fisici, linguisti, attori, registi, perché il messaggio dell’autore sia compreso nella sua completezza. Negli anni, studiosi quali Maria Corti, Guglielmo Gorni, Carlo Ossola, Corrado Bologna, Giulio Ferroni, Nino Borsellino, Jacqueline Risset, Claudia Villa, Lucia Battaglia Ricci, Edoardo Sanguineti, Federico Sanguineti, Piero Boitani, Franco Cardini, Roberta De Monticelli, Giulio Giorello, Christian Moevs, Vito Mancuso, Alessandro Barbero, Guido Tonelli, Matteo Cavalli Sforza, per citarne solo alcuni, hanno cercato non solo di diffondere e far amare la Commedia, ma anche di rendere facilmente fruibili gli studi danteschi in modo che i partecipanti diventino lettori attenti e interpreti autonomi del testo. Sono state messe in scena le versioni teatrali dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso elaborate rispettivamente da Edoardo Sanguineti, da Mario Luzi e da Giovanni Giudici.

Il titolo di questa XXVII settimana dantesca è costituito dal verso 55 del II canto dell’Inferno: Lucevan gli occhi suoi più che la stella. Il verso, offre l’occasione per una riflessione sulla figura femminile ma anche apre la possibilità su ulteriori riflessione sul tema della luce e delle stelle.

A questa edizione hanno già comunicato la loro adesione il linguista Domenico De Martino; i dantisti Carlo Ossola, Kumar Akash, Simone Marchesi, Flora Di Legami e Michela Sacco Messineo; il paleografo Marco Cursi; il geologo Rodolfo Coccioni; il geografo Giuseppe Mandalà; il teologo Vito Mancuso; il chimico Luigi Dei; l’astrofisica Laura Affer; il matematico Vincenzo Sacco.

Un notevole contributo alla manifestazione è dato dagli studenti. Per cinque giorni, in un clima di partecipazione festosa, studenti, provenienti da più parti d’Italia, relazionano sul tema della Settimana, nelle forme espressive ritenute da loro più idonee alla comunicazione tra i giovani. Ragazzi che catturano l’attenzione del folto pubblico di coetanei con interventi di vario genere e trasmettono entusiasmo per un’opera i cui contenuti sentono vivi.

La Settimana di Studi Danteschi, divenuta ormai un appuntamento ricorrente, testimonia il forte bisogno culturale di una società ancora sensibile al richiamo della letteratura che, interpretando la vita, si colloca al servizio della crescita della coscienza individuale e sociale.

Essa è trasmessa, anche nelle edizioni precedenti, nel sito www.settimanadistudidantschi.it

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