Ha destato scalpore la vicenda del preside colpito a calci e pugni da un insegnante in un istituto scolastico in provincia di Venezia. Il docente (impegnato a scuola con un contratto a tempo determinato) avrebbe picchiato il preside dinanzi agli studenti.
Il dirigente scolastico, uno dei più giovani in Italia (ha 35 anni), racconta la sua storia al Corriere della Sera.
I colleghi, nei giorni scorsi, hanno riferito di un crollo psicologico e comportamenti insoliti da parte del professore, mentre i genitori riferiscono di valutazioni incomprensibili e di racconti degli studenti che suggeriscono un quadro preoccupante.
Secondo il racconto del preside tutto sarebbe partito da una discussione: “Stavo ricordando al docente che in tarda mattinata ci sarebbe stato un appuntamento con alcuni genitori che avevano chiesto di incontrarlo. Probabilmente ha vissuto male questo mio intervento e da lì la situazione è degenerata”.
“Sono stato salvato da alcuni assistenti amministrativi e un professore che hanno fermato il docente. La mia vicepreside ha chiamato immediatamente i Carabinieri che sono arrivati poco dopo. Il docente è stato portato via in ambulanza. Adesso ci sono state azioni disciplinari e penali contro di lui. La decisione sul suo futuro professionale sarà presa dall’ufficio scolastico regionale del Veneto”, aggiunge.
“I genitori sono preoccupati e mi hanno mostrato solidarietà per quanto accaduto”, spiega il preside.
“La prossima settimana incontrerò i rappresentanti dei genitori in consiglio di istituto per tranquillizzare tutti e tornare alla normalità. Mi dispiace che tutto ciò sia accaduto nella scuola e che gli studenti abbiano sentito o visto la situazione, e che questo abbia causato un polverone intorno alla scuola che ha molte cose positive”, conclude il dirigente scolastico.