Preside costretta alla pensione, ma gli studenti la rivogliono e scrivono al ministro Valditara: Decisione irrispettosa

Due istituti scolastici di Tradate, comune in provincia di Varese, stanno vivendo momenti concitati a seguito del pensionamento improvviso della loro preside.

La decisione, che ha provocato un’ondata di sconcerto, è stata recentemente oggetto di un forte appello alla revoca.

La preside, ampiamente stimata e rispettata, è stata costretta a pensionarsi “dall’oggi al domani”, una mossa che ha suscitato indignazione tra studenti, famiglie, insegnanti e personale. La comunità scolastica denuncia un trattamento “irrispettoso” e una mancanza di considerazione sia per la dirigente che per l’andamento delle attività didattiche ed educative.

Come segnala Il Giorno, una lettera, indirizzata al ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, nonché ai responsabili dell’Ufficio scolastico regionale della Lombardia e dell’Ambito territoriale di Varese, esprime il profondo rammarico della situazione. I firmatari chiedono di “rivedere questa improvvida decisione” e di offrire alla professoressa la possibilità di completare i progetti in corso.

Il caso della preside, in servizio a Tradate, non è l’unico. L’istituto del trattenimento in servizio oltre i limiti di età è stato abolito nel 2014 dal Decreto-Legge 90 del 24 giugno 2014. La Legge di Bilancio ha previsto che il personale della scuola, dunque anche i dirigenti scolastici, impegnato in “innovativi e riconosciuti progetti didattici internazionali svolti in lingua straniera”, al raggiungimento dei requisiti per la pensione possa chiedere di essere autorizzato a permanere in servizio per un periodo massimo di tre anni.

A tal fine il dirigente scolastico interessato presenta una specifica istanza di trattenimento, corredata dalla documentazione attestante i requisiti previsti dalla legge, che deve essere autorizzata dal direttore generale dell’Usr di servizio il quale emette un apposito motivato decreto di trattenimento sottoposto alla sezione regionale della Corte dei Conti per il visto di conformità.