Il “caso” della preside di Firenze che scrive ai suoi studenti per sollecitarli a non essere indifferenti di fronte ad episodi di violenza (“perché questo è anche il clima in cui è nato il fascismo” aggiunge in sintesi la preside) si sta complicando parecchio.
C’è stato l’intervento del ministro Valditara che ha stigmatizzato il comportamento della preside, ma ci sono state anche decine e decine di prese di posizione di associazioni, sindacati, partiti e movimenti contro le parole del Ministro.
Una notizia pubblicata in queste ore sul quotidiano “Il Giornale” getta nuova luce sulla vicenda.
Nell’articolo si riferisce di un post FB di Federico Bussolin, capogruppo e segretario della Lega a Firenze: “La professoressa Savino, diventata preside del Leonardo Da Vinci nel settembre 2021, è stata candidata in passato, 2009, alle primarie locali del Pd”.
E non solo: “La preside ha dimostrato quindi il suo interesse per la politica e la propaganda di partito, anche se tutti sbandieravano la sua neutralità”.
Come se non bastasse Stefano Zurlo, autore dell’articolo, segnala anche un altro dato: “La preside risulta fra l’altro firmataria di un appello, sul sito Flc-Cgil, assai critico sull’utilizzo delle prove Invalsi per valutare gli studenti. Un’altra pagina da opposizione”.
Ma su quest’ultimo punto i conti non tornano molto perché è ben noto nel mondo della scuola che nel corso della campagna elettorale le “bordate” più pesanti contro l’Invalsi sono arrivate soprattutto da Fratelli d’Italia che per bocca dell’attuale senatrice Ella Bucalo aveva più volte annunciato che il programma di Governo prevedeva proprio la revisione delle finalità dell’Invalsi se non addirittura la sua chiusura.
Insomma, “buttare in caciara”, come usa dire, il caso della preside di Firenze è poco utile e non serve certamente a far passare sotto silenzio le dichiarazioni poco prudenti del Ministro, dichiarazioni che stanno scatenando una tempesta di cui è ormai difficile prevedere gli sviluppi.
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