L’annuncio
di Redazione Economia08 gen 2023
Per evitare eventuali fenomeni speculativi sui prezzi dei carburanti su strade e autostrade a seguito dello stop degli sconti sulle accise, fonti del Mef confermano (come anticipato da alcuni quotidiani) che il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha gi dato mandato, lo scorso dicembre, alla Guardia di Finanza di monitorare la situazione e che la prossima settimana verranno resi noti i risultati dei controlli effettuati. Il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, ha aggiunto: Sulle accise parleremo con il presidente del Consiglio. Sicuramente c’ della speculazione in corso sulla benzina, ed bene che la Finanza faccia dei controlli. Non ci possono essere distributori che vendono la benzina a 1,70 e altri a 2,40. Evidentemente c’ qualcuno che fa il furbo. Porter il ragionamento a livello di governo
Le indagini della Procura di Roma
La Procura di Roma ha gi iniziato ad indagare sui rincari, compresi i prezzi del carburante, nell’ambito di un fascicolo aperto per individuare eventuali speculazioni. L’inchiesta volta a verificare le ragioni di tale aumento ed individuare eventuali responsabilit. Gli accertamenti sono stati affidati al nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Roma. Inoltre finir presto all’attenzione dei pm di Roma l’esposto presentato dal Codacons in ben 104 procure in cui si chiede di indagare sui prezzi di benzina e gasolio allo scopo di accertare eventuali speculazioni o rialzi ingiustificati dei listini. Anche il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha sostenuto la tesi di possibili speculazioni sui prezzi dei carburanti affermando che un eventuale sforamento dei 2 euro sarebbe solo speculazione. E comunque, se il prezzo dei carburanti dovesse tornare a crescere in modo stabile e significativo, il governo pronto a intervenire.
Codacons: serve intervento dell’Antitrust
In questo nuovo contesto, il Codacons avanza una nuova offensiva e chiedere l’intervento dell’Antitrust: necessario aprire un’istruttoria per la possibile fattispecie di intesa anticoncorrenziale, fa sapere l’associazione dei consumatori. Abbiamo deciso inoltre di lanciare un boicottaggio nazionale dei distributori pi cari, — si legge nella nota — invitando gli automobilisti italiani a verificare i prezzi sul proprio territorio, anche attraverso le apposite app che segnalano i gestori pi convenienti, e a non fare rifornimento presso le pompe che applicano prezzi eccessivi. Il presidente Carlo Rienzi afferma, inoltre, che il governo dovrebbe estendere gli ambiti di applicazione della legge 231 del 2005 che vieta gli aumenti eccessivi dei prezzi al dettaglio nel settore agroalimentare, introducendo lo stesso principio anche al comparto dei carburanti e definendo in modo certo e preciso il “prezzo anomalo”, ossia la percentuale massima di aumento dei listini oltre la quale scatta l’illecito sanzionabile in base alle leggi dello Stato. Alla richiesta si accoda Assoutenti, che esprime soddisfazione per i controlli disposti dalle autorit ma al contempo chiede al governo Meloni di convocare subito un tavolo emergenziale sui carburanti convocando le associazioni dei consumatori, le societ petrolifere, i gestori e tutte le parti coinvolte. necessario adottare misure realmente efficaci introducendo meccanismi che vincolino l’andamento dei listini di benzina e gasolio alle quotazioni del petrolio, prevedano una riduzione automatica della tassazione al crescere dei prezzi industriali dei carburanti e sanzionino pesantemente qualsiasi rincaro ingiustificato o fenomeno speculativo, argomenta il presidente Furio Truzzi.
Rialzi preoccupanti
Dalle forze politiche arrivano le prime critiche all’intervento del governo sulle imposte sul prezzo di diesel e benzina. Raffaella Paita, presidente del gruppo Azione-Italia Viva in Senato, ha scritto su Twitter: La situazione del caro benzina fuori controllo. L’eliminazione da parte del governo Meloni dello sconto sulle accise voluto da Draghi stato un atto folle che sta mettendo in ginocchio i cittadini e il ceto medio. Chiediamo alla Meloni di intervenire subito per rimediare a questo disastro sociale. Si detto preoccupato anche Sergio Costa (M5S), vicepresidente della Camera ed ex ministro dell’Ambiente, ricordando che il costo del diesel in autostrada si avvicina ai 2,5 euro al litro. Gli aumenti impatteranno non poco sulle gi fragili economie familiari, visti i rincari registrati nell’anno appena terminato — ha detto —. Infatti, le famiglie italiane hanno speso nel 2022 circa 513 euro in pi rispetto al 2021. L’attuale scenario internazionale, l’instabilit provocata dall’invasione russa in Ucraina e un Governo, quello italiano, che non sostiene le fasce deboli sono congiunture che il nostro Paese non pu sostenere a lungo. Noi stiamo rappresentando in tutte le sedi parlamentari che non cos che si costruisce il futuro.
(articolo in aggiornamento)
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