Promuovere l’inclusione dei minori migranti di seconda generazione: progetto “Oltre i confini”

Promuovere l’inclusione dei minori migranti di seconda generazione, facilitando la comunicazione e l’instaurarsi di relazioni più solide e positive tra la scuola e le loro famiglie, nonché tra gli stessi alunni immigrati e i loro compagni e docenti, è prioritario per ogni scuola, ancora di più nella nostra società.

Una metodologia diversificata ed integrata

Attraverso una metodologia diversificata ed integrata (sportello di accoglienza ed ascolto per minori, genitori e docenti; osservazioni in classe; incontri di gruppo con i docenti e con i genitori; consultazioni familiari specifiche nelle situazioni di disagio conclamato) – si legge per progetto realizzato dall’I. C. “Alberto Manzi” di Roma, Dott.ssa Dolores Marrone, in collaborazione con l’associazione A.I.P.P.I. Sede Locale di Roma (Associazione Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Infanzia dell’Adolescenza e della Famiglia)il progetto si interesserà di individuare e affrontare tempestivamente situazioni di disagio scolastico e socio-relazionale dei minori di seconda generazione, una popolazione studentesca con specifici fabbisogni e fragilità, nonché per diffondere la cultura dell’accoglienza e dell’integrazione tra tutti i minori, genitori e docenti coinvolti.

Le finalità dell’intervento

A partire dall’obiettivo generale, finalità specifiche del progetto – realizzato dall’I. C. “Alberto Manzi” di Roma in collaborazione con l’associazione A.I.P.P.I. Sede Locale di Roma (Associazione Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Infanzia dell’Adolescenza e della Famiglia)sono le seguenti:

  • per i genitori degli alunni migranti: acquisire strumenti di conoscenza per l’analisi delle problematiche dei propri figli nel gruppo classe; sostenere la comunicazione e la fiducia tra le famiglie immigrate e la scuola e tra le stesse famiglie immigrate; facilitare il rapporto con la scuola come luogo di accoglienza e aggregazione
  • per i minori migranti di seconda generazione: per i bambini in età prescolare/scolare: affrontare le vulnerabilità relative alla loro diversa provenienza culturale; facilitare l’inserimento nel gruppo dei coetanei, la relazione con gli adulti e gli apprendimenti scolastici; per gli adolescenti: facilitare lo sviluppo della propria identità in una situazione di diversità culturale; affrontare eventuali difficoltà di socializzazione con i coetanei e di comunicazione con le figure genitoriali e gli insegnanti
  • per i docenti: acquisire una maggiore sensibilità e consapevolezza sulle tematiche dell’immigrazione per diventare, a loro volta, portatori di una funzione modificatrice nelle esperienze successive; promuovere la riflessione sul confronto tra culture diverse per facilitare una maggiore integrazione e supportare le situazioni problematiche degli alunni stranieri; acquisire strumenti di conoscenza per l’analisi delle problematiche individuali e gruppali mediante incontri di gruppo.

La strategia di intervento: fasi, azioni e modalità

L’intervento – previsto dal progetto realizzato dall’I. C. “Alberto Manzi” di Roma in collaborazione con l’associazione A.I.P.P.I. Sede Locale di Roma (Associazione Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Infanzia dell’Adolescenza e della Famiglia)si articolerà nelle fasi operative di seguito illustrate e relative attività:

FASE 0 – Avvio attività

Si procederà alla definizione del progetto esecutivo e alla costruzione della rete con la scuola, come previsto dal progetto realizzato dall’I. C. “Alberto Manzi” di Roma in collaborazione con l’associazione A.I.P.P.I. Sede Locale di Roma (Associazione Italiana di Psicoterapia Psicoanalitica dell’Infanzia dell’Adolescenza e della Famiglia), attraverso incontri con il dirigente scolastico, referenti, docenti, rappresentanti dei consigli di istituto, per illustrare le modalità di raccordo/invio allo sportello, che rappresenta il cuore del progetto, in quanto punto di primo contatto con gli alunni e le loro famiglie e quindi punto di partenza per l’attivazione degli ulteriori interventi.

FASE 1 – Attivazione Sportello di accoglienza e ascolto

Il servizio di sportello sarà attivo a discrezione della scuola, una o più volte a settimana. E’ un servizio rivolto a tutti i docenti, genitori, alunni, stranieri e non, per segnalare problematiche di inserimento, integrazione, socializzazione e comunicazione tra culture diverse. Uno spazio libero di ascolto e accoglienza, tenuto da uno psicoterapeuta che metterà a disposizione la sua esperienza per comprendere e analizzare sia il disagio psicologico che può accompagnarsi all’inserimento nella nuova società, sia le problematiche psicologiche più personali legate al percorso migratorio. La migrazione, infatti, è sempre un evento di rottura, di crisi, un atto coraggioso che implica momenti di solitudine a causa dei cambiamenti e delle trasformazioni che comporta per il migrante, adulto o minore che sia.

FASE 2 – interventi specifici di contrasto al disagio

Le richieste pervenute allo sportello saranno prese in carico con diverse modalità da parte dell’equipe di progetto. Saranno effettuati:

  • incontri di osservazione in classe per valutare le interazioni tra bambini/ragazzi e insegnanti;
  • incontri di gruppo con i genitori per affrontare insieme specifiche situazioni di disagio relazionale tra gli alunni o alunni/docenti e/o difficoltà comunicative scuola-famiglia;
  • incontri di gruppo con i docenti per aiutarli a riflettere sulle modalità di relazione e comunicazione presenti nel gruppo-classe, migliorare la comunicazione e l’interazione famiglie immigrate/corpo docente e affrontare eventuali situazioni problematiche;
  • consultazioni per i genitori immigrati in situazioni di disagio, con l’obiettivo di sostenerli nell’esercizio delle funzioni genitoriali e/o facilitarli nel rapporto con l’istituzione scolastica, attraverso l’esplorazione degli scambi emotivi e relazionali presenti nella famiglia e nell’interazione con la stessa scuola;
  • consultazioni individuali per bambini e adolescenti stranieri di 2° generazione nelle situazioni di disagio psicologico e relazionale nelle quali è necessario un maggiore approfondimento.

FASE 3 Monitoraggio-valutazione e diffusione risultati

A partire dalla valutazione iniziale dei fabbisogni specifici rispetto alla tematica del progetto, le diverse fasi operative saranno accompagnate da un monitoraggio costante del lavoro svolto con i genitori, con i docenti e con i minori. Inoltre, al termine dell’anno scolastico, si procederà alla somministrazione di un questionario finale di soddisfazione per monitorare e valutare l’efficacia del progetto stesso e l’impatto dell’intervento su docenti e genitori. Al termine della valutazione si procederà a diffondere i risultati dell’intervento mediante la pubblicazione di rapporto finale sul progetto.

, 2022-03-27 06:28:00, Promuovere l’inclusione dei minori migranti di seconda generazione, facilitando la comunicazione e l’instaurarsi di relazioni più solide e positive tra la scuola e le loro famiglie, nonché tra gli stessi alunni immigrati e i loro compagni e docenti, è prioritario per ogni scuola, ancora di più nella nostra società.
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