Pubblico trasversale per la Nazionale mentre è in calo la platea tv

di Aldo Grasso

Complice la bella stagione e il caldo, si restringe nel mese di giugno la platea degli spettatori del piccolo schermo

Neanche il calcio — con la brutta avventura dell’Italia — salva questo giugno televisivo. Complice la bella stagione e il caldo, si restringe nel mese la platea degli spettatori del piccolo schermo. Nella giornata della sconfitta della Nazionale contro la Germania gli spettatori complessivi del prime time sono quasi 19 milioni, ma nelle altre giornate si scende fino a 16 milioni (contro gli oltre 24 milioni del giugno scorso, con la cavalcata degli Europei). Di questi spettatori, quasi un terzo hanno seguito la partita di Uefa Nations League Germania – Italia (5.754.000 spettatori medi), con un picco nell’emissione più vista della settimana, il primo tempo della stessa partita (che supera il 33% di share, e raggiunge quasi i 6 milioni e mezzo di spettatori medi). Bene anche Inghilterra – Italia di sabato 11 giugno che raggiunge 5.897.000 spettatori, per una share del 37,4%.

Sebbene piuttosto trasversale, il pubblico della Nazionale ha come di consueto una prevalenza maschile: dei quasi sei milioni di spettatori di Germania – Italia il 60% sono uomini (3.414.000 in media), il restante sono donne (2.340.000 spettatori). Più trasversale il profilo generazionale, con due distinti picchi: fra gli adulti-anziani (quasi 32% la share raccolta fra gli spettatori con più di 55 anni) ma anche fra i bambini e gli adolescenti, con un dato di share molto simile (poco sotto il 32%, anche se meno consistente in numeri assoluti, poiché la platea dei più giovani è decisamente più ristretta). Per quanto riguarda il profilo socio-economico, il calcio resta molto trasversale: il picco in termini di share (oltre 33%) è raggiunto fra i laureati (600 mila), mentre quello in numeri assoluti fra i profili di istruzione medio-superiore (oltre due milioni di persone). Lo sport, e il calcio, restano un collante sociale forte, nonostante l’estate spinga sempre di più le persone fuori dalle case. (a.g.)
In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca su dati Auditel

18 giugno 2022 (modifica il 18 giugno 2022 | 22:04)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-06-18 20:05:00,

di Aldo Grasso

Complice la bella stagione e il caldo, si restringe nel mese di giugno la platea degli spettatori del piccolo schermo

Neanche il calcio — con la brutta avventura dell’Italia — salva questo giugno televisivo. Complice la bella stagione e il caldo, si restringe nel mese la platea degli spettatori del piccolo schermo. Nella giornata della sconfitta della Nazionale contro la Germania gli spettatori complessivi del prime time sono quasi 19 milioni, ma nelle altre giornate si scende fino a 16 milioni (contro gli oltre 24 milioni del giugno scorso, con la cavalcata degli Europei). Di questi spettatori, quasi un terzo hanno seguito la partita di Uefa Nations League Germania – Italia (5.754.000 spettatori medi), con un picco nell’emissione più vista della settimana, il primo tempo della stessa partita (che supera il 33% di share, e raggiunge quasi i 6 milioni e mezzo di spettatori medi). Bene anche Inghilterra – Italia di sabato 11 giugno che raggiunge 5.897.000 spettatori, per una share del 37,4%.

Sebbene piuttosto trasversale, il pubblico della Nazionale ha come di consueto una prevalenza maschile: dei quasi sei milioni di spettatori di Germania – Italia il 60% sono uomini (3.414.000 in media), il restante sono donne (2.340.000 spettatori). Più trasversale il profilo generazionale, con due distinti picchi: fra gli adulti-anziani (quasi 32% la share raccolta fra gli spettatori con più di 55 anni) ma anche fra i bambini e gli adolescenti, con un dato di share molto simile (poco sotto il 32%, anche se meno consistente in numeri assoluti, poiché la platea dei più giovani è decisamente più ristretta). Per quanto riguarda il profilo socio-economico, il calcio resta molto trasversale: il picco in termini di share (oltre 33%) è raggiunto fra i laureati (600 mila), mentre quello in numeri assoluti fra i profili di istruzione medio-superiore (oltre due milioni di persone). Lo sport, e il calcio, restano un collante sociale forte, nonostante l’estate spinga sempre di più le persone fuori dalle case. (a.g.)
In collaborazione con Massimo Scaglioni, elaborazione Geca su dati Auditel

18 giugno 2022 (modifica il 18 giugno 2022 | 22:04)

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Pietro Guerra

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