Sì ai dolcetti, no alle feste di lusso: così Putin prepara lanniversario dellinvasione

di Marco Imarisio

Grandi preparativi per la giornata dei difensori della patria, che quasi coincide con l’anniversario della guerra, il 21 febbraio il presidente parler alla nazione e il giorno seguente si terr il mega raduno allo stadio Luzhniki di Mosca

MOSCA – E tu cosa farai questa settimana per la patria? La lettera viene spedita con la risposta gi in allegato. Le istruzioni per l’uso di questa settimana cos importante, per ragioni di festivit e per la ricorrenza dell’inizio dell’Operazione militare speciale, sono descritte in dettaglio nella comunicazione inviata a molte regioni russe. Ai funzionari di Stato viene chiesto di abbandonare il divertimento eccessivo e di non organizzare feste di lusso, che sarebbero fuori luogo, con i tempi che corrono. Alle celebrazioni, saranno graditi dolcetti e discorsi sull’eterna gloria dell’esercito russo.

Non saranno giorni come tanti. Marted 21 febbraio Vladimir Putin terr un discorso sulla situazione attuale alle Camere riunite. Il giorno seguente, all’inizio del ponte festivo contrassegnato della Giornata dei difensori della patria, ex Giornata della Forze armate (23 febbraio), si terr il mega-raduno allo stadio Luzhniki di Mosca, previste almeno ottantamila persone, al quale il presidente assister in presenza. Sul 24, non c’ bisogno di aggiungere altro. Ieri alcuni quotidiani ipotizzavano una nuova prolusione di Putin in diretta televisiva, ma non c’ ancora la conferma ufficiale.

in questo impasto di attualit e di storia che avvolta la Russia di oggi. Ogni cosa, ogni messaggio da parte delle autorit sembra mirato a sovrapporre il passato al presente. L’unico collante possibile il patriottismo, che viene spinto in ogni maniera possibile. Nelle scuole, sulla cartellonistica alla fermata degli autobus, per tacere della televisione. L’obiettivo di queste vacanze, si legge nella circolare inviata alle regioni, quello di mostrare che l’intera nazione unita e coinvolta nella lotta contro il nemico, e di mostrare poi il potere dell’esercito russo. Il nemico non viene identificato nell’Ucraina, bens nella Nato. Kiev e il Donbass stanno scomparendo dalla narrazione ufficiale di questo conflitto, ormai non pi regionale ma globale, noi contro tutti, contro quasi tutto il mondo intero. Nella analisi di alcuni studiosi della societ russa, e anche su qualche quotidiano di area governativa, sta apparendo sempre pi spesso il concetto di guerra esistenziale, dalla quale dipende il destino dell’intera patria.

Il programma prevede, tra le altre attivit: la partecipazione al concerto-raduno “Gloria ai difensori della patria” che si terr il 22 febbraio a Mosca; organizzazione di Festival di rievocazione dedicati alle armi russe, agli eroi epici russi, alle vittorie russe; canti corali e flash mob con poesie e canzoni militari; lezioni di coraggio che i militari dell’Armata russa condurranno nelle scuole e nelle universit; felicitazioni e congratulazioni sui social network a sostegno dei militari feriti.

Anche una semplice passeggiata nel centro di Mosca aiuta a capire l’aria che tira. Gli spazi pubblicitari che fino all’anno scorso erano pieni di marchi occidentali oggi sono stati sostituiti da cartelli con le foto dei soldati sormontate dalla scritta Gloria agli eroi della Russia, oppure dalla mano disegnata di un adulto che stringe quella di un bambino: Per la Russia! Per i bimbi del Donbass!, oppure scomodando l’immagine di Aleksandr Nevskij, eroe nazionale russo che nel 1242 sconfisse i Cavalieri dell’Ordine teutonico: Il tempo degli eroi nuovamente arrivato! I talk show della propaganda tacciono durante il fine settimana. Ma la continuit della propaganda contro l’Occidente assicurata da una nuova serie televisiva, intitolata La fine dell’Impero americano, e diretta da Vyacheslav Nikonov, parlamentare di Russia Unita nonch nipote di Vyacheslav Molotov, l’ex ministro degli Esteri di Stalin.

Con queste premesse, appare improbabile un annuncio epocale da parte di Putin. Se l’esito dell’Operazione militare speciale incerto, il presidente sta vincendo a mani basse la battaglia del fronte interno. Battere sul tasto del patriottismo paga, eccome. Il suo consenso pari quasi ai livelli raggiunti nel 2008, all’apice della popolarit. L’ostilit con Kiev ha compattato le lite politiche e militari, entrambe consapevoli del fatto che non ci sono alternative possibili alla sua figura. Salvo sorprese, Putin parler di sostegno alla popolazione, e attaccher il neocolonialismo occidentale, esaltando l’eroismo e la specificit russe. Una ricetta che funziona, non si cambia.

Pochi giorni fa nella remota Blagoveshensk centinaia di persone a torso nudo e con quindici gradi sottozero si sono versate addosso secchi di acqua gelata. A sostegno delle truppe in Ucraina e per dimostrare di essere una nazione sana, sportiva e patriottica, capace di costruire il proprio futuro. L’immagine pu far sorridere noi occidentali. Ma il 25 febbraio l’iniziativa verr ripetuta nelle principali citt, nelle principali regioni, ovunque. La maggioranza dei russi ci crede davvero.

19 febbraio 2023 (modifica il 19 febbraio 2023 | 19:14)

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