Qatargate, l’avvocato di Eva Kaili: «Non è mai stata corrotta. Spero sia presto libera». Chiesti i domiciliari

Al Tribunale di Bruxelles l’audizione per confermare o no l’arresto dell’ex vicepresidente del Parlamento europeo. Il legale: «Si sente dal suo partner, si fidava di lui». Chiesti i domiciliari con il braccialetto elettronico La ex vice presidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, «non è mai stata corrotta». Sono le parole del suo avvocato, il greco Michalis Dimitrakopoulos, pronunciate al suo arrivo in tribunale a Bruxelles dove si tiene l’udienza per le misure cautelari nell’inchiesta del Qatargate. «Spero nella scarcerazione», ha detto il legale. «Dovete sapere che c’è il segreto istruttorio e non posso dirvi di più», ha sottolineato. «Abbiamo chiesto la scarcerazione con il braccialetto elettronico, ha una figlia da cui tornare, non vuole scappare», ha spiegato Dimitrakopoulos. «La decisione dei giudici sarà presa stasera tardi». Dimitrakopoulos ha avuto mercoledì un colloquio di quattro ore con Kaili, detenuta nella prigione di Haren, fuori Bruxelles. «Si sente tradita dal suo partner (Francesco Giorgi ritenuto il braccio destro di Antonio Panzeri, ndr.), si fidava di lui», ha detto il legale lasciando la casa circondariale. «Non è né una sospetta fuggitiva, né può manomettere le prove dell’indagine», ha evidenziato l’avvocato tracciando la linea difensiva per chiedere la scarcerazione pur ammettendo che «è imprevedibile l’esito dell’udienza». La donna era finita in carcere lo scorso 9 dicembre nell’ambito dell’inchiesta, accusata di corruzione e riciclaggio, dopo che il padre era stato trovato con una valigia piena di contanti in un albergo di Bruxelles. L’udienza potrebbe essere lunga, anche perché tutto va tradotto dagli interpreti. «Lei non ha parlato in aula», ha chiuso il legale uscendo dall’udienza di convalida della carcerazione presso il Tribunale di giustizia di Bruxelles. 22 dicembre 2022 (modifica il 22 dicembre 2022 | 12:26) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-12-22 10:46:00, Al Tribunale di Bruxelles l’audizione per confermare o no l’arresto dell’ex vicepresidente del Parlamento europeo. Il legale: «Si sente dal suo partner, si fidava di lui». Chiesti i domiciliari con il braccialetto elettronico, Redazione Online

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