Quali sono i sintomi premonitori del Parkinson?

di Cesare Peccarisi

Incontri con gli esperti, chiarimenti e aggiornamenti. Malattie neurologiche al centro dell’attenzione: la diagnosi, la prevenzione, le cure durante tutta la vita

Per tutti però vale sempre la stessa regola: time is brain, cioè il tempo è cervello, appena compaiono i primi sintomi occorre fare in fretta perché i minuti sono d’oro, si parla infatti di golden hours. Quali sono i sintomi d’allarme? Difficoltà ad articolare le parole o a comprenderle, improvviso intorpidimento o debolezza dei muscoli del volto, del braccio o della gamba di un solo lato, offuscamento mentale e visivo, spesso da un occhio solo. Gli anglosassoni riassumono tutto nella sigla FAST, parola che significa veloce e porta con sé l’idea di correre in pronto soccorso per essere avviati alle Stroke Unit, i reparti specializzati per l’ictus dove un trattamento di trombolisi fatto in tempo evita molti guai e spesso salva la vita. Ma FAST riassume anche tutti questi concetti perché l’acronimo nasce da Face, cioè faccia, Arm cioè braccio, Speech cioè eloquio e Time cioè tempo. Nella foto di Yalta c’è poi un altro indizio importante perché l’abitudine al fumo in questa malattia è un fattore di rischio fondamentale: due fumano, Churchill il sigaro e Roosevelt la sigaretta, Stalin era un noto fumatore di pipa, ma in quell’occasione non l’aveva accesa.

Sei anni prima della diagnosi di Parkinson possono comparire problemi relativi a normali attività quotidiane, soprattutto in quelle in cui debba svolgere uno specifico compito che coinvolge sia attività motorie sia non motorie come per esempio spostarsi e viaggiare. Fra sei e cinque anni prima compaiono i primi segni di ipocinesia, bradicinesia o tremore. Tre anni prima circa, questi problemi si estendono ad attività di base quotidiane come alimentarsi. Pochi anni prima compaiono rigidità e alterazioni posturali e i pazienti presentano punteggi significativamente inferiori a test neuropsicologici come la Mini-Mental State Examination. Iniziano inoltre a usare lassativi molto più spesso della media. L’anno prima della diagnosi presentano più sintomi ansiosi e depressivi della media.

Fra le cause di tremore c’è poi una rara patologia genetica chiamata malattia di Wilson che colpisce fra i 5 e i 40 anni, in cui si verifica accumulo tossico di rame soprattutto nel fegato: oltre al tremore provoca una serie di disturbi motori che interessano l’eloquio e la coordinazione dei movimenti. La sclera dell’occhio appare caratteristicamente giallo-ramata. Le catecolamine, cioè adrenalina e noradrenalina sono due ormoni secreti dal surrene e da alcune terminazioni nervose: fanno aumentare pressione e contrazione cardiaca in preparazione a uno sforzo muscolare e attivano il metabolismo per fronteggiare uno stress. Un tumore benigno delle ghiandole surrenali chiamato feocromocitoma, che può comparire in ogni età ma soprattutto fra i 20 e i 40 anni, determina un’eccessiva produzione di catecolamine e ciò, oltre agli ovvi picchi ipertensivi, induce tremore.

13 marzo 2022 (modifica il 13 marzo 2022 | 15:11)

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