di Redazione Cultura
Nel nuovo numero, già in digitale e da domenica 25 anche in edicola, il testo della scrittrice svedese, l’intervista all’autore cubano e il focus su atenei e identità. Extra nell’App: Sigmund Freud e il sogno di «Gradiva»
«Una figura femminile intera, colta nel suo incedere: giovane, sì, ma non più bambina, e comunque in ogni caso non ancora donna; piuttosto una virgo romana, appena oltre la soglia dei vent’anni»: è Gradiva, protagonista di un singolare racconto dello scrittore tedesco Wilhelm Jensen, uscito nel 1903. Che vanta un primato: è dedicato a Gradiva il primo studio che Sigmund Freud porterà avanti analizzando dal punto di vista psicoanalitico un’opera letteraria. Al racconto è dedicato il Tema del Giorno, l’extra solo digitale nell’App de «la Lettura» (scaricabile da App Store e Google Play), di domenica 25 settembre, a cura di Giulia Ziino. Nel nuovo numero dell’inserto, invece, il #565 già nell’App e da domenica 25 anche in edicola, Vanni Santoni racconta Freud romanziere in occasione alla pubblicazione del suo L’uomo Mosè, testo narrativo del 1934 tradotto ora per la prima volta tradotto in italiano da Chiara Calcagno per Castelvecchi.
Oltre al numero più recente dell’inserto in anteprima già il sabato e al Tema del Giorno, l’App de «la Lettura» offre anche tutto l’archivio dal 2011. Abbonarsi costa 3,99 euro al mese o 39,99 l’anno, con una settimana gratuita. La sottoscrizione si può avviare anche da desktop a partire da questa pagina. Per gli abbonati, i contenuti sono visibili anche da pc e Mac a partire dalla propria pagina Profilo. Inoltre, un anno di abbonamento all’App può essere regalato via web da qui o acquistando una Gift Card nelle Librerie.coop.
Nella sezione Temi dell’App, è disponibile anche il focus di Paolo Conti, sulle riviste satiriche del primo Novecento. Lo stesso Conti, nell’inserto in edicola e digitale, celebra i 130 anni di una di queste riviste, «L’Asino», attraverso la ricca collezione del gallerista romano Giuseppe Marino.
Il nuovo numero de «la Lettura», il #565, si apre con cinque pagine dedicate alle università a confronto con la storia e con il presente. All’università di Nimega, nei Paesi Bassi, la conferenza episcopale ha ritirato nel 2020 il diritto di chiamarsi «cattolica». L’identità di molti atenei cattolici — combattuti tra la tentazione di difendere la propria purezza dottrinale e quella di aprirsi al confronto con le società secolarizzate — è in mutazione. Ne scrive Marco Ventura e seguono gli articoli di Tiziano Bonazzi sugli atenei negli Stati Uniti e di Maurizio Scarpari sul legame tra atenei ed élite in Cina, mentre Luigi Ippolito si occupa del caso di Oxford, che decolonizza il linguaggio eliminando la parola «orientale» dal nome di una facoltà (al contrario, come racconta Fulvio Bufi, il nome dell’«Orientale» di Napoli è difeso da rettore e docenti).
Nel numero, molti scrittori: un racconto di Elisabeth Åsbrink, l’intervista al cubano Marcial Gala di Alessandra Coppola, e recensioni e interventi di Carmen Pellegrino, Vanni Santoni (su Freud romanziere), Emanuele Trevi, Giorgio Vasta.
23 settembre 2022 (modifica il 25 settembre 2022 | 15:21)
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, 2022-09-25 13:22:00, Nel nuovo numero, già in digitale e da domenica 25 anche in edicola, il testo della scrittrice svedese, l’intervista all’autore cubano e il focus su atenei e identità. Extra nell’App: Sigmund Freud e il sogno di «Gradiva», Redazione Cultura