In un momento storico in cui il reclutamento dei docenti è al centro della agenda politica del Governo, anche in vista del futuro anno scolastico ed educativo 2023/2024, il tema della formazione dei docenti è stato approfondito e analizzato da interventi di relatori qualificati nell’ambito della 75° Assemblea Nazionale dell’A.N.I.N.S.E.I. – l’Associazione Nazionale degli Istituti Non Statali di Educazione e di Istruzione – dove si è tenuto un importante incontro a tema in cui è analizzato il Reclutamento del Personale per la Scuola Statale e Paritaria, con dati, proiezioni e possibili soluzioni future.
“La scuola sta vivendo un momento particolarmente difficile”, afferma Luigi Sepiacci, presidente nazionale A.N.I.N.S.E.I., “in particolare il reclutamento del personale docente delle scuole paritarie è diventato estremamente complesso e rarefatto: stipendi statali migliori e la prospettiva del posto fisso fanno si, in un momento di incertezza generale, che gli insegnanti abilitati della scuola Paritaria migrino rapidamente alle scuole statali”. Il presidente Luigi Sepiacci poi propone la soluzione: “Così come accade per la scuola dell’infanzia, e i nidi, occorre che l’abilitazione all’insegnamento venga conseguita attraverso il completamento degli studi universitari. Occorre sganciarsi dal sistema dei concorsi abilitativi statali, e al tempo stesso che la scuola paritaria venga sostenuta attraverso la decontribuzione dei salari o anche attraverso fondi dedicati. Altrimenti per consentire agli insegnanti di rimanere all’interno del circuito delle Paritarie saremo costretti ad aumentare le rette”.
“70 mila docenti reclutati entro il 2024, questo è il disegno del PNRR”, spiega Mauro Antonelli, Capo della Segreteria Tecnica del Ministero dell’Istruzione e del Merito, “il sistema di reclutamento nella scuola statale è oggi molto complesso e si può accedere all’abilitazione attraverso più percorsi, compresi quelli universitari ed il sistema PNRR europeo ci indica che occorrerà alzare il livello della formazione e della preparazione del corpo docente, ma al tempo stesso il Ministero tiene conto delle esigenze contingenti del sistema delle scuole Paritarie per questo motivo stiamo pensando ad accelerare l’erogazione dei fondi stanziati, rispetto al passato ed aumentando il livello di attenzione al sistema delle Paritarie che è all’interno del sistema nazionale di Istruzione”.
Francesco Magni, Ricercatore dell’Università degli studi di Bergamo ha poi analizzato il sistema di abilitazione all’insegnamento in Italia nel suo percorso storico ricorrente, mettendolo a confronto con le altre nazioni europee. A seguire Emanuele Massagli, Ricercatore di Pedagogia del lavoro dell’Università LUMSA e Presidente dell’Associazione ADAPT, il quale nel suo intervento ha lanciato la proposta di: “di apprendistato di alta formazione utilizzabile dalle scuole paritarie, quali soggetti di diritto privato, ma non utilizzabile dallo Stato, per il quale a fianco del percorso dei 60 CFU potrebbe fornire le competenze del tirocinio”. “Questo – conclude Massagli – garantirebbe un inquadramento contrattuale adeguato e al tempo stesso permetterebbe una forte decontribuzione per i datori di lavoro. Tale percorso sarebbe comunque parallelo e non in conflitto con quello di chi si abilita nei percorsi universitari dei 60 CFU e del tutto compatibile anche con le altre forme di abilitazione in essere”.
L’organizzazione dell’evento è stata coordinata dal Comitato Lazio e Umbria dell’A.N.I.N.S.E.I.. Ad aprire i lavori il presidente ANINSEI Lazio e Umbria, Goffredo Sepiacci. A moderare e coordinare i lavori l’avvocato Innocenzo Megali. Hanno partecipato, tra gli altri, Giuseppe Schiboni, Assessore Lavoro, Università, Scuola, Formazione, Ricerca, Merito della Regione Lazio, Davide Bordoni Consigliere Capitolino e componente Esperto per i rapporti con gli enti territoriali del MIT, Chiara Iannarelli, Vicepresidente IX Commissione – Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio della Regione Lazio e Davide D’Amico direttore generale dei Sistemi Informativi e la Statistica del Ministero dell’Istruzione.
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