Red Bull sanzionata per il budget cap: multa di 7 milioni di dollari e riduzione dei test aerodinamici

di Daniele Sparisci

La scuderia è stata l’unica a spendere più del consentito nel 2021, non sarà intaccata la classifica del Mondiale. Superato il tetto alle spese di 1,8 milioni di sterline, un’infrazione giudicata «minore» perché inferiore al 5% del monte complessivo

Il giorno del giudizio è arrivato. Sul caso del budget sforato dalla Red Bull nel Mondiale del 2021, una faccenda che ha fatto discutere per settimane e della quale si continuerà a parlare anche nei prossimi mesi. Perché la decisione di oggi, svelata nel week end del Gp del Messico, costituisce un precedente all’interno di un regolamento finanziario nuovo. La decisione della Fia è stata comunicata poco prima dell’inizio delle prove libere, e riflette le anticipazioni che erano circolate nelle ultime ore.

La Red Bull è stata l’unica squadra a spendere più del consentito nello scorso campionato (vinto da Verstappen nel finale controverso di Abu Dhabi) ma in fondo se l’è cavata con poco. Niente decurtazioni di punti dopo aver scelto l’ipotesi del patteggiamento nell’ambito di una procedura chiamata Aba (Accepted Breach Agreement), in sostanza un’ammissione di colpevolezza. Il team di Christian Horner ha superato il tetto alle spese di 1,8 milioni di sterline, un’infrazione giudicata «minore» perché inferiore al 5% del monte complessivo.

La Federazione ha deciso per una multa, sui 7 milioni di euro, una cifra non banale ma che secondo gli avversari non può risarcire il vantaggio acquisito. E che rischia di svuotare il senso stesso del regolamento finanziario, perché conoscendo l’entità della multa c’è chi in futuro potrebbe spingersi a oltre il limite pur di vincere. L’altra misura riguarda il blocco delle ore in galleria del vento e nei test CFD per la prossima stagione, un taglio del 10%, inferiore a quanto chiedevano gli avversari. Che cosa significa? In una riduzione di venti sessioni sulle 220 disponibili, con una perdita di prestazioni stimata in 4 centesimi. Poca roba insomma, anche se i veri effetti li conosceremo sulla monoposto del 2023.

La Red Bull ha vinto i due titolo quest’anno, ma anche ottenuto un importante successo politico facendo passare quasi in toto la sua strategia difensiva basata sulla differenza di interpretazione di alcune voci di spesa, alcune delle quali legate alle ferie dei dipendenti, alle malattie e alle mense, agli sgravi fiscali. Ma la faccenda non finirà qui perché tutti gli altri team, in regola, chiederanno alla Federazione un controllo molto più serrato e più svelto sui budget 2022 per intervenire immediatamente in caso di infrazione. La F1 è lo sport più veloce del mondo, ma il Mondiale 2021 si è chiuso formalmente dieci mesi dopo, come neanche nei peggiori processi burocratici. Inaccettabile.

28 ottobre 2022 (modifica il 28 ottobre 2022 | 16:38)

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, 2022-10-28 14:36:00, La scuderia è stata l’unica a spendere più del consentito nel 2021, non sarà intaccata la classifica del Mondiale. Superato il tetto alle spese di 1,8 milioni di sterline, un’infrazione giudicata «minore» perché inferiore al 5% del monte complessivo, Daniele Sparisci

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