Reddito di cittadinanza, Meloni: «Il lavoro c’è più di quanto sembri e forse il reddito ha spinto alcuni a rifiutarlo, preferendo il nero»

di Luciano Fontana La risposta della presidente del Consiglio Meloni al direttore del Corriere Fontana sul reddito di cittadinanza Il direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana ha intervistato la presidente del Consiglio Giorgia Meloni a poco più di un mese dall’insediamento del governo. Di seguito la risposta alla domanda: Tra otto mesi alcuni beneficiari perderanno il reddito di cittadinanza: l’accusano di fare cassa sui poveri. Sarà possibile davvero avviarli al lavoro? Anche qualche suo alleato le consiglia più cautela. «A me non risulta che gli alleati consigliassero maggior cautela, sulle mie proposte ho trovato piena condivisione. Tutti sanno che io ho sempre contestato il principio del reddito di cittadinanza, ma mi pare che fossero d’accordo anche molti altri. Vedere il Pd, che votò contro l’istituzione del reddito, oggi scendere in piazza per difenderlo dimostra la strumentalità di certe posizioni. Il reddito non è stato utile a contrastare strutturalmente la povertà e non ha funzionato come strumento di inserimento nel mercato del lavoro. Al M5S vorrei chiedere se quando lo hanno istituito lo immaginavano come una sorta di vitalizio da percepire dai 18 anni fino alla pensione. Se la risposta è sì, io non sono d’accordo. Se la risposta è no, visto che ci sono persone che lo prendono da anni e non hanno mai trovato lavoro, dimostra che non ha funzionato. Noi distinguiamo tra chi non può lavorare e va assistito e chi invece può lavorare e va accompagnato verso un’occupazione. Usiamo per questo diversi strumenti, dalla decontribuzione totale per chi assume percettori di reddito di cittadinanza, fino al pieno utilizzo dei miliardi di euro del Fondo sociale europeo destinati alla formazione. Sapeva che alcune aziende che si occupano della messa a terra della fibra ottica chiedono l’impiego di lavoratori immigrati perché pare non trovino italiani disposti a farlo, anche se assunti con un contratto collettivo nazionale? Se non sei disponibile a lavorare con contratto regolare sei libero di farlo ma non puoi pretendere che lo Stato ti mantenga. Forse il lavoro c’è più di quanto sembri e forse il reddito ha spinto alcuni a rifiutarlo, preferendo il nero. Aggiungo che non siamo noi a fare cassa sui poveri, visto che tutti i risparmi vengono reinvestiti proprio sui più fragili, ma chi ha usato la disperazione per interesse elettorale». 29 novembre 2022 (modifica il 29 novembre 2022 | 11:46) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-11-29 10:46:00, La risposta della presidente del Consiglio Meloni al direttore del Corriere Fontana sul reddito di cittadinanza, Luciano Fontana

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