Referendum, perché no. Roia: «Senza questa norma non si può intervenire nel 95% dei casi. Sarei preoccupato»

di Virginia PiccolilloFabio Roia: sono coinvolti molti reati, dal furto allo spaccio, dalla violenza sessuale allo stalking Fabio Roia, da presidente vicario del Tribunale di Milano e fondatore dell’Osservatorio sulla violenza sulle donne come vede il referendum sull’abolizione della custodia cautelare per reiterazione del reato? «Da magistrato continuerò ad applicare la legge. Ma da cittadino sarei preoccupato se passasse il sì». Perché? «Perché il quesito elimina il presupposto per l’applicabilità non solo della custodia cautelare in carcere, ma di tutte le misure limitative della libertà personale». Ovvero? «Il divieto di avvicinamento alla persona offesa, l’allontanamento dalla casa familiare, l’obbligo di dimora e gli arresti domiciliari ». Secondo gli avvocati non è così. «Ci sono tre presupposti per applicare queste misure. Il pericolo di fuga, di inquinamento delle prove e di reiterazione del reato. Ma nel 95% dei casi la misura viene applicata in quest’ultimo caso. Se passa il sì sarà molto difficile». Resteranno gli altri strumenti come il braccialetto elettronico? «No. Sono modalità di esecuzione. Non potendo dare la misura non posso dare neanche l’esecuzione». Per quali reati più frequenti verrebbero meno queste misure? «C’è tutta una lista che va dai reati predatori, come il furto o la rapina; lo spaccio; e tutti quelli che riguardano la violenza contro le donne. Come lo stalking, la violenza sessuale, i maltrattamenti in famiglia. Se n’è accorta per prima, un anno fa un’avvocata e ha lanciato l’allarme sul fatto che veniva meno la tutela delle donne vittime di abusi e violenza». Gli avvocati lamentano che il rischio di reiterazione del reato è stato usato per mandare in carcere anche chi era innocente. Non è così? «È un altro discorso. Per chi viene preso in flagranza di reato il processo non finisce con una assoluzione. Poi ha ragione chi dice che ci sono troppe custodie cautelari. Ma è un problema diverso. Va affrontato in un altro modo. Non facendo sì che, laddove ci sono le condizioni, non si possa più applicare il 95% delle misure cautelari». 3 giugno 2022 (modifica il 3 giugno 2022 | 22:02) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-06-03 20:02:00, Fabio Roia: sono coinvolti molti reati, dal furto allo spaccio, dalla violenza sessuale allo stalking, Virginia Piccolillo

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