Referendum, Rossomando: «Un errore cancellare la legge Severino e le misure cautelari»

di Redazione politicaLa senatrice Pd: giusto cambiare le norme sui sindaci, ma con l’abrogazione integrale potremmo avere nelle istituzioni persone condannate in via definitiva per reati gravi Mancano due settimane all’Election day: il 12 giugno si voterà per i cinque quesiti referendari sulla giustizia proposti da Radicali e Lega ed ammessi dalla Consulta. Lo stesso giorno in cui 8,5 milioni di elettori saranno chiamati alle urne per il rinnovo delle amministrazioni di circa 950 Comuni ( i ballottaggio è fissati per il 26 giugno previsti). Anna Rossomando, senatrice del Pd, illustra la posizione del partito sui cinque referendum: «In generale la riforma Cartabia prevede interventi più incisivi e realmente riformatori rispetto ai tre quesiti referendari sull’ordinamento giudiziario – spiega – Mentre sulla legge Severino sarebbe un errore cancellare l’intera legge che prevede l’incandidabilità. La completa abrogazione infatti porterebbe alla possibilità di avere nelle istituzioni persone condannate con sentenza definitiva, anche per reati gravi». Rossomando aggiunge che è «diversa è invece la fattispecie che riguarda gli amministratori pubblici, soprattutto i sindaci, per i quali oggi è prevista la sospensione dall’incarico già dopo la sentenza di primo grado. Quello è un punto che vogliamo cambiare e abbiamo depositato proposte di legge sia alla Camera che al Senato. Sono già incardinate in commissione e sono ferme perché, strumentalmente, si vuole aspettare il referendum. In ascolto alle richieste dei sindaci abbiamo, insieme a questa proposta, presentato modifiche su reati omissivi degli amministratori e sul reato di abuso di ufficio». Infine – in linea con quanto sostenuto dal segretario del Pd, Enrico Letta, che ha espresso «netta contrarietà su custodia cautelare e legge Severino» – Rossomando afferma di ritenere « sbagliato anche il quesito sulle misure cautelari, erroneamente identificato con la sola custodia in carcere». E aggiunge due esempi che mostrano che «serve prevenzione: con la completa abrogazione non si potrebbe più usare il braccialetto elettronico per gli stalker o il divieto di avvicinamento, e ai truffatori seriali degli anziani non si potrà applicare neanche l’obbligo di firma». 29 maggio 2022 (modifica il 29 maggio 2022 | 16:26) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-05-29 14:26:00, La senatrice Pd: giusto cambiare le norme sui sindaci, ma con l’abrogazione integrale potremmo avere nelle istituzioni persone condannate in via definitiva per reati gravi, Redazione politica

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