Renzi: «Il soccorso a La Russa? Lo avrei rivendicato. Questo voto lo dimostra:uniti potevamo vincere»

di Claudio BozzaIl leader di Italia viva nega di aver votato con la maggioranza per il presidente del Senato e punge Letta e il Pd: che errore non allearsi «Guardi, glielo dico chiaramente: io se facessi un’operazione del genere non solo lo direi, ma la rivendicherei pubblicamente». Matteo Renzi risponde al Corriere mentre cammina verso il suo ufficio da ex premier. Ha appena lasciato Palazzo Madama, dove il fu missino Ignazio La Russa è stato incoronato seconda carica dello Stato. Il senatore più navigato di Fratelli d’Italia ha incassato 17 voti dall’opposizione. E gli occhi di tutti, come ogni volta in cui negli ultimi anni il voto segreto ha regalato colpi di scena, si sono subito rivolti verso Renzi, che grazie all’alleanza con Calenda è riuscito a far eleggere 9 senatori: «Io non ho votato La Russa, non l’ho mai votato — ribatte Renzi —. Io ritengo che se ci ritroviamo La Russa presidente del Senato sia la dimostrazione plastica che bastava poco per non avere un governo di questa destra». Nel mirino finisce ancora una volta il segretario del Pd: «Sarebbe bastato che Letta si fosse alleato con noi liberali-riformisti o con il M5S. Non è stato politicamente capace di farlo e questi sono i risultati». Quando il gioco si fa duro, l’ex premier, uno navigato, ha quasi sempre affondato il colpo. E proprio viste le sue strategie machiavelliche non possiamo che fargli la domanda chiave: «Ma se Italia viva e Azione non sono stati, allora i voti per La Russa da dove arrivano?». Renzi prende un attimo di pausa, poi dice: «Su una roba del genere, con il voto segreto, è molto difficile dirlo — risponde —. Credo che ci possa essere anche qualche voto del M5S, perché a loro fa comodo attaccare noi e il Pd. Ma la verità vera è che questi voti in più non so da dove sono arrivati». E poi: «Chi dice che siamo stati noi a votare La Russa per avere la vicepresidenza del Senato non capisce che per averla dovrebbero dire di sì anche il Pd e il M5S, e non ce lo diranno mai», aggiunge il leader di Italia viva. Renzi racconta poi di averne parlato a lungo in aula con Dario Franceschini e «diciamo che Dario è un ragazzo intelligente».E mentre la Giustizia si conferma il dicastero più delicato, su cui i vincitori delle elezioni stanno più discutendo sul ministro da scegliere, Renzi tiene a dire una cosa: «I pm di Firenze hanno mandato in carcere Niccolò Donzelli, il fratello di Giovanni, importante parlamentare di FdI. La misura sembra sproporzionata rispetto alla pericolosità sociale del presunto reato. Ma conosco bene quei pm e il loro metodo di lavoro». E infine: Donzelli «ha strumentalizzato in modo becero, per anni, le vicende della mia famiglia e delle famiglie di altri colleghi. Io oggi non utilizzerò il suo stesso stile. Perché io sono garantista, davvero». 14 ottobre 2022 (modifica il 14 ottobre 2022 | 08:19) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-10-14 06:19:00, Il leader di Italia viva nega di aver votato con la maggioranza per il presidente del Senato e punge Letta e il Pd: che errore non allearsi, Claudio Bozza

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