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Durante la cerimonia di commemorazione di Sergio Ramelli, militante del Fronte della Gioventù ucciso nel 1975, la sottosegretaria all’Istruzione Paola Frassinetti è stata accolta dai cori di protesta dei manifestanti della Rete Milano Antifascista, Adl Cobas e Usb. I manifestanti, divisi dalla polizia, hanno chiesto le dimissioni della sottosegretaria.
Durante la commemorazione, Frassinetti ha dichiarato che “Sergio Ramelli è stato ucciso da chi si diceva antifascista”, sottolineando che l’antifascismo ha molte sfaccettature e che oggi è importante parlare di libertà, partecipazione e democrazia. Gli studenti, tramite i loro rappresentanti di istituto, hanno deciso di rimanere neutrali e di difendere i valori costituzionali di libertà, condannando ogni forma di violenza.
La presenza della sottosegretaria è stata considerata strumentale da una trentina di manifestanti, tra cui alcuni docenti, i quali hanno espresso il loro dissenso senza disordini. La commemorazione si è svolta sotto la sorveglianza della polizia e dei carabinieri.
Valditara: “Inaccettabile la contestazione a Paola Frassinetti”
“Inaccettabili le violente contestazioni nei confronti del Sottosegretario Paola Frassinetti, oggi davanti all’Istituto ‘Molinari’ di Milano. A lei tutta la mia solidarietà e vicinanza. Mi auguro che tutte le forze politiche condannino gli insulti volgari espressi contro di lei, atteggiamenti che mirano a ricreare un clima da anni ‘70 che vogliamo fermamente non torni mai più”, dichiara il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.
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