Riforma istituti tecnici professionali, ddl legato alla manovra, il governo al lavoro per approvazione. RELAZIONE TECNICA [PDF]

Inizia l’iter per la riforma della formazione tecnico-professionale, un processo che segna un punto di svolta per l’istruzione superiore in Italia.

Il Senato ha calendarizzato la discussione del disegno di legge (collegato alla manovra 2024), che contempla anche la modifica del voto in condotta. L’aspetto più evidente di questa riforma è la riduzione del percorso di istruzione superiore da 5 a 4 anni, seguita da due anni di specializzazione presso gli Istituti Tecnici Superiori (ITS).

L’obiettivo di questa iniziativa è di implementare le nuove disposizioni già dal prossimo anno scolastico, sottolineando l’urgenza dell’approvazione entro dicembre.

In parallelo, si prevede un confronto sindacale sul decreto attuativo di riforma dell’istruzione tecnica e professionale. Questo approccio mira a una maggiore flessibilità dei programmi e a una più stretta correlazione con il tessuto produttivo del territorio. Si parla quindi di una revisione dei piani di studio e dei quadri orari.

Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha promosso una riforma che punta a rafforzare le competenze di base in italiano, matematica e inglese, dando maggiore peso alle materie tecniche e laboratoriali. Una novità rilevante è l’introduzione del “campus”, una comunità composta da scuole, centri di formazione professionale e Its Academy, incentrata sulla centralità dello studente.

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La proposta include anche la collaborazione a tempo determinato con docenti esterni, provenienti dal mondo delle imprese, per colmare lacune di competenze tecniche. Gli studenti dei percorsi quadriennali potranno accedere ai percorsi formativi degli ITS Academy e sostenere l’esame di Stato presso l’istituto professionale assegnato.

L’iniziativa mira all’adeguamento e all’ampliamento dell’offerta formativa, promuovendo i passaggi fra percorsi diversi e la certificazione delle competenze acquisite. Si prevede anche la promozione di accordi di partenariato per incrementare l’alternanza scuola-lavoro e i contratti di apprendistato, valorizzando le opere soggette a diritto d’autore e proprietà industriale realizzate nei percorsi tecnici e professionali.

Si prevede che i sistemi di formazione regionale possano aderire alla sperimentazione, validata dall’Invalsi per garantire una formazione equiparabile a quella statale. È un’opportunità che estende la possibilità per gli studenti di iscriversi non solo agli ITS, ma anche all’università.

TESTO DDL

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