Rissa per cellulare in classe, il papà: «Aggredito dal preside». Il dirigente: «Sono io la vittima»

di Michele Marangon

Versioni discordanti. Il genitore: «È stato il dirigente a strattonare il socio di mio figlio arrivato ai aiuto della ragazza che chiedeva solo ai prof di prendersi la responsabilità». Aversana: «Sono stato aggredito verbalmente e fisicamente»

Versioni a confronto sulla vicenda della mancata consegna del cellulare prima delle lezioni, e su quel lunedì mattina di fuoco al liceo scientifico Ettore Majorana di Latina. Nelle chat e a scuola si rincorrono malumori e la voglia di raccontare quanto accaduto: a innescare la discussione le parole del papà di Aurora, che punta sulle mancate rassicurazioni della scuola in merito alla custodia del cellulare. «Tale diniego – spiega il genitore in una lettera – è stato causato dall’irresponsabilità da parte del corpo docenti e dell’istituto in caso di furto o smarrimento, nonostante il dispositivo fosse nelle loro disponibilità. Mia figlia si è offerta di tenere il telefono spento e riposto nello zaino, anziché consegnarlo, dopo aver preso due annotazioni e essere mandata dalla vicepreside, è stata minacciata di venire sospesa nel caso in cui non si fosse “piegata al sistema».

Prosegue: «Dopo qualche minuto ho ricevuto una chiamata allarmante da mia figlia, nella quale mi diceva di essere stata intimidita per oltre 20 minuti, alla presenza di molteplici professori. Dopodiché – racconta ancora – mio figlio e il suo socio si sono recati a parlare con il preside per chiarire l’avvenimento e quest’ultimo, in preda alla collera, dopo aver minacciato di mettere le mani addosso al socio di mio figlio, lo ha strattonato e solamente in quel momento alcuni docenti sono intervenuti. Quando sono arrivato – prosegue il padre – il preside non voleva ricevermi, dopo oltre un’ora sono stato accompagnato dalla polizia nell’ufficio del preside per avere modo di confrontarmi. Mi preme sottolineare che sono d’accordo circa l’inutilizzo del telefono in classe, ma mia figlia si è rifiutata di consegnare il telefono in quanto nessun professore si è reso disponibile ad assumersi la responsabilità per un oggetto che teneva in custodia».

Non si è fatta attendere la risposta del preside Domenico Aversano, che ricorda il senso della circolare che invita «gli studenti a consegnare i cellulari al docente (da custodire sulla cattedra in vista) e a riprenderli, se necessario, per uso didattico». Scrive ancora il docente: «Circa l’affermazione sulla responsabilità in merito alla custodia del telefono, il signor D’A. dovrebbe sapere che l’articolo 2051 del codice civile disciplina la responsabilità degli oggetti in custodia, attribuendo al custode la responsabilità del danneggiamento o dello smarrimento delle cose affidate (ciascuno è responsabile del danno cagionato dalle cose che ha in custodia, salvo che provi il caso fortuito)».

« È chiaro – spiega ancora il preside – che tale responsabilità non può però essere imputata al docente, ma all’istituzione scolastica nel nome e per conto della quale il docente agisce. Quindi, nel caso di furto o danneggiamento del cellulare, l’Istituto Majorana non sarebbe venuto meno alle sue responsabilità. Quanto attiene al virgolettato “piegarsi al sistema”, faccio presente che non sono parole della professoressa Santoro, bensì della persona entrata a scuola minacciando tutti, che ha insultato la professoressa con epiteti irripetibili e le ha dato della “serva del sistema”». Da rammentare come lunedì scorso, alla chiamata della studentessa, è accorso a scuola, per primo, il socio del fratello maggiore di Aurora, e poi sono arrivati i familiari della giovane.

Sull’aggressione al preside ( mentre il padre della ragazza configura il preside nel ruolo dell’aggressore), lo stesso Aversano ribadisce: «Non ero a conoscenza di nulla in quanto ero impegnato con un’altra docente e con un genitore, sono stato chiamato dal personale di reception in quanto c’erano persone che si erano presentate a scuola urlando, minacciando di chiamare polizia e 118, e affermando che stavamo vessando la studentessa. Individui che hanno avuto un comportamento aggressivo: sono stato aggredito verbalmente e fisicamente, e mi riservo di tutelarmi nelle sedi opportune». La Procura , intanto, ha ricevuto un’ informativa da parte della polizia e gli accertamenti sul caso proseguono.

19 ottobre 2022 (modifica il 19 ottobre 2022 | 15:33)

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, 2022-10-19 13:34:00, Versioni discordanti. Il genitore: «È stato il dirigente a strattonare il socio di mio figlio arrivato ai aiuto della ragazza che chiedeva solo ai prof di prendersi la responsabilità». Aversana: «Sono stato aggredito verbalmente e fisicamente», Michele Marangon

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