Il Ministero dell’Istruzione interviene sulla vicenda dei ritardi nelle procedure del PNRR per quanto riguarda scuole dell’infanzia e nidi, smentendo alcune notizie diffuse dalla stampa.
Da una nota del MI si legge: “Con riferimento a notizie di stampa secondo cui ci sarebbero dei ritardi nelle procedure del PNRR che riguardano scuole dell’infanzia e nidi, si precisa che le scadenze previste sono state rispettate e che il lavoro procede secondo gli obiettivi prefissati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza”.
“Premesso che il target è fissato a marzo 2023 e non a dicembre 2022, si rappresenta comunque che sono già state attivate le procedure progressive per la sottoscrizione degli accordi di concessione con gli enti locali. Le uniche procedure in via di definizione – conclude la nota – riguardano esclusivamente i comuni “ammessi con riserva” per i quali è in corso la conclusione dell’istruttoria.
Cosa potrebbe cambiare con il nuovo Governo?
Potrebbe venire snellita la procedura di reclutamento, specie in relazione ai docenti precari; e potrebbe essere rimessa in discussione la partita sulla formazione (legata agli stipendi e alla carriera degli insegnanti). Sugli Its c’è invece grande accordo tra le parti politiche. Stiamo a vedere cosa accadrà sul dimensionamento. Se i tagli alla scuola dovessero avere la meglio è probabile che anche il nuovo esecutivo punti sul crollo demografico.
, 2022-10-06 14:16:00, Il Ministero dell’Istruzione interviene sulla vicenda dei ritardi nelle procedure del PNRR per quanto riguarda scuole dell’infanzia e nidi, smentendo alcune notizie diffuse dalla stampa. Da una nota del MI si legge: “Con riferimento a notizie di stampa secondo cui ci sarebbero dei ritardi nelle procedure del PNRR che riguardano scuole dell’infanzia e nidi, si […]
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