Degli autori dei disordini scoppiati il giorno di Natale con anche degli incendi, dopo l’evasione al carcere minorile Beccaria di Milano, sette sono stati trasferiti ieri. Da quanto si è saputo, due sono a Catania, gli altri a Bari, Catanzaro, Potenza, Palermo e Caltanissetta. Come sostenuto dal cappellano, don Claudio Burgio, fra i ragazzi rimasti aleggia “un po’ di tensione” proprio per paura di ulteriori trasferimenti. Per il momento, nella struttura persa nella brughiera alla periferia di Milano, sono rientrati tre dei sette che il giorno di Natale si sono resi protagonisti di un’evasione rocambolesca, seguita da un incendio che altri detenuti hanno appiccato. Una sorta di rivolta che ha portato in ospedale quattro agenti intossicati. La fuga, per ragazzi giovani e agili dai 17 ai 19 anni (cinque italiani, un ecuadoriano e un marocchino) non deve essere stata difficile. SlideSlide Don Gino Rigoldi, storico cappellano dell’Istituto minorile Beccaria, che con quei ragazzi lavora da decenni, ne è convinto: “Mi telefoneranno, li riporterò indietro”. (Ansa)