di Francesca Basso, inviata a Strasburgo La presidente del Parlamento europeo alla sessione plenaria: Attori maligni, legati a Paesi autocratici, provano a soffocare i nostri processi Tre sentimenti dominano tra i deputati e gli assistenti che per la prima volta si sono riuniti a Strasburgo dallo scoppio dello scandalo che ha portato nella casa della democrazia europea la corruzione. Innanzitutto choc, poi timore che sia solo l’inizio e che l’inchiesta possa rivelare molto di pi, infine rabbia per l’onta che investe l’istituzione e che ne mina la credibilit mentre ovunque in Europa c’ un euroscetticismo latente. Il Parlamento europeo, cari colleghi, sotto attacco; la democrazia europea sotto attacco; e il nostro modo di essere societ aperte, libere e democratiche sotto attacco, esordisce la presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola in Aula. Racconta i giorni pi lunghi della sua carriera e mette in guardia: I nemici della democrazia, per i quali l’esistenza stessa di questo Parlamento una minaccia, non si fermeranno davanti a nulla. Questi attori maligni, legati a Paesi terzi autocratici, hanno presumibilmente armato Ong, sindacati, individui, assistenti e deputati nel tentativo di soffocare i nostri processi. Viene per contestata quando parla di scandalo n di destra n di sinistra. Non possono essere lasciate ambiguit. Oggi probabilmente sar rimossa la vice presidente greca Eva Kaili (ci sono dei passaggi tecnici da rispettare) e il testo del mandato negoziale per i visti con Qatar e Kuwait, atteso per questa sessione, sar rinviato in commissione. Lo avevano chiesto i Verdi e i Socialisti che sono nel pieno della bufera, perch al gruppo S&D appartengono Kaili e l’assistente Francesco Giorgi (suo compagno) entrambi arrestati ma anche gli altri assistenti che si sono visti gli uffici sigillati, tutti con un passato di assistenti di Antonio Panzeri quand’era eurodeputato. Nella riunione di gruppo il francese Raphael Glucksmann a chiedere una commissione d’inchiesta la sospensione immediata di chi coinvolto: cos fanno Andrea Cozzolino dall’incarico di presidente della delegazione per il Maghreb, Pietro Bartolo relatore ombra sul testo e Marie Arena dalla presidenza della sottocommissione Diritti. Anche gli altri gruppi si sono riuniti come sempre nel primo giorno della plenaria e lo scandalo stato affrontato e commentato. Ognuno nel proprio quartier generale. Il Ppe nella sala sopra al bar dei fiori. Il capogruppo Manfred Weber ha chiesto ai suoi di non politicizzare la vicenda nei commenti e di difendere le istituzioni. David McAllister ha invitato alla cautela nell’aderire ai gruppi di amicizia, come ad esempio il Qatar-Eu Parliamentary Friendship Group. I deputati di Renew Europe invece si sono riuniti al piano zero dell’edifico Winston Church, collegato da una passerella al palazzo Louise-Weiss, in cui si tiene la plenaria e ci sono gli uffici di Ppe e S&D. Per i liberali servono trasparenza e riforme. Sandro Gozi, eletto nelle fila francesi, non nasconde il suo stupore per la vicenda e la necessit che sia fatta chiarezza: Il danno di credibilit nei confronti del Parlamento Ue enorme e gravissimo. Ma per la francese Valrie Hayer questi sospetti di corruzione non devono portare a un “tutto marcio”. E per la svedese Abir Al-Sahlani questo non accettabile. La nostra politica si basa sulla fiducia reciproca. La corruzione non ha posto in questa unione, dove si suppone che non solo rappresentiamo il popolo, ma incarniamo anche i valori su cui l’unione costruita. Per la finlandese Heidi Hautala (Verdi), una dei 14 vicepresidenti del Parlamento Ue, la collega Kaili dovrebbe dimettersi immediatamente, o il Parlamento deve votare per la sua rimozione. Sono profondamente delusa — spiega —. Non sorprende che gli Stati autoritari cerchino di influenzare il processo decisionale del Parlamento. Dovremmo ora istituire una commissione d’inchiesta e proporre riforme per proteggere l’istituzione da influenze indebite. importante che le regole includano l’applicazione e le sanzioni. E per Ignazio Corrao dei Verdi adesso si capisce la matrice di certe posizioni che sembravano politiche ma a quanto pare non lo erano. La leader della Left Manon Aubry lo ha ribadito in aula: La nostra democrazia non in vendita. tra gli assistenti che si percepisce lo sconforto maggiore. Gli italiani parlano ma non vogliono essere citati. C’ lo sgomento e il dispiacere. Mathilde Voisin, 27 anni, arrabbiata: Lavoro dieci ore al giorno e la mia gratificazione in quello che riesce a trasmettere il mio deputato. I cittadini hanno bisogno di modelli politici in cui credere. Lise Shwimmer anche delusa: Mi preoccupa lo scandalo fuori. Serve una reazione forte. 12 dicembre 2022 (modifica il 12 dicembre 2022 | 23:24) © RIPRODUZIONE RISERVATA , 2022-12-12 22:27:00, La presidente del Parlamento europeo alla sessione plenaria: «Attori maligni, legati a Paesi autocratici, provano a soffocare i nostri processi», Francesca Basso, inviata a Strasburgo