Roby Facchinetti rapinato in casa a Bergamo: pistole puntate, tre banditi in azione

di Maddalena Berbenni e Pietro Tosca

Il cantante dei Pooh, super ospiti a Sanremo, aggredito nella sua villa vicino allo stadio: via i gioielli. La figlia Giulia: Fatto molto grave, un momento difficile

Oltre la cancellata in ferro battuto e la siepe fitta, il cane di casa Facchinetti abbaia sotto un cielo terso. Al citofono risponde soltanto la domestica, mentre il cellulare di Roby, voce e tastierista dei Pooh, un’istituzione a Bergamo, squilla a vuoto. La chat spunta la lettura del messaggio, ma lui, stranamente, non richiama.

A pochi giorni dalla reunion della mitica band per la prima serata del Festival di Sanremo , il cantautore, 78 anni, stato vittima di una violenta rapina nella villa a due passi dallo stadio dell’Atalanta e poco di pi dal centro citt. Domenica sera, gli si sono parati davanti tre banditi con le pistole spianate, poi fuggiti con gioielli e altri oggetti di valore.

I dettagli sono comprensibilmente avvolti dalla riservatezza delle indagini, in mano agli uomini della Squadra mobile, per il momento coordinati dal procuratore aggiunto Maria Cristina Rota (ma probabile che il fascicolo passi successivamente nelle mani di un altro pm). Riservatezza totale ci che chiede, a fine giornata, la stessa famiglia. Non Roby a parlare, ma la figlia minore Giulia, 31 anni, che a Bergamo gestisce un centro wellness: Non gossip, questo, spiega al telefono e lo ripete. successa una cosa veramente grave e noi non possiamo dire nulla. Anzi — aggiunge —, ci saremmo augurati che la notizia uscisse pi avanti, visti gli impegni lavorativi di pap. Psicologicamente non un momento facile da gestire per lui.

Quando i rapinatori hanno fatto irruzione, il cantautore era in casa con la moglie Giovanna Lorenzi e con il figlio Roberto. Nell’incantevole villa, circondata da alberi e con le balconate affacciate verso Citt Alta, Roby Facchinetti vive praticamente da sempre e senza troppi misteri. Sul campanello, ci sono i nomi di tutti: suo, della moglie, ci abitano anche gli ultimi due figli, Giulia e Roberto, appunto, con i rispettivi compagni e i nipotini.

Il commando entrato in azione in tarda serata ed era composto da almeno tre persone armate, vestite di scuro, con guanti e i volti nascosti dietro a passamontagna. Minacciandoli con le pistole, hanno costretto Facchinetti e i familiari a farsi consegnare gioielli, orologi, non chiaro se anche denaro, forse custoditi in una cassaforte, ma un altro dettaglio che per ora non trova conferme.

Il bottino non sarebbe stato ancora quantificato con esattezza, mentre quel che appare certo, stando al materiale raccolto finora, che i tre si sapessero muovere con una padronanza piuttosto sospetta all’interno della casa. Non risulta siano state forzate porte n finestre. Sembra che siano andati a colpo sicuro, sapendo bene quando colpire e in che modo. solo un’ipotesi, ma questo spinge chi indaga a non escludere, in questa fase, che dietro al colpo possa esserci qualcuno che conosce i Facchinetti o che abbia frequentato per qualche ragione la villa.

Era fine febbraio 2017 quando dj Francesco si sfogava pesantemente sui social contro l’intruso che si era infilato sempre nella villa del padre. Un probabile tentativo di furto decisamente meno violento rispetto alla rapina a mano armata di domenica scorsa, ma pur sempre con il genero di Facchinetti, cintura nera di krav maga (un’arte marziale israeliana), che aveva affrontato il malvivente. Sto andando a comprarmi un arsenale, se qualcuno entra in casa mia con i miei figli non esce vivo, erano state le parole di Francesco. Ora, silenzio. In attesa della voce, quella s, di Roby sul palco dell’Ariston.

3 febbraio 2023 (modifica il 3 febbraio 2023 | 07:35)

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