di Luca Valdiserri
L’argentino segna una doppietta (con il gol numero 100 in serie A) e per una notte i giallorossi sono da soli in testa alla classifica
Così diversi, così simili. I romanisti che hanno avuto la fortuna di vedere anni e anni di Francesco Totti all’Olimpico, ieri sera hanno festeggiato con la voce ma anche dentro il cuore per Paulo Dybala. La vittoria della Roma sul Monza, che sta pensando se continuare con Stroppa o cambiare, coincide con i gol numero 99 e 100 di Dybala ma anche con una sensazione forte: per ritrovare un giallorosso capace di fare gol e assist con quella naturalezza bisogna proprio risalire a Totti. Paragone non blasfemo, visto che Francesco è stato il primo a cercare di convincere Dybala a venire alla Roma, quando sembrava sicuro il trasferimento all’Inter, e gli ha anche promesso la maglia numero 10 (ma la Joya ha tenuto il 21).
In una gara in cui ha lasciato il possesso palla al Monza, per scelta tattica di Mou, la Roma ha scatenato negli spazi ingenuamente offerti il suo triangolo magico Dybala-Abraham-Pellegrini. Qualità allo stato puro, resa ancora più letale dalla serataccia di Marrone — sostituito nell’intervallo, quando la partita era già finita — in grave ritardo su Abraham sia sull’1-0 che sul 2-0. Nel primo caso l’inglese ha spizzato per Dybala, inseguito da Sensi a velocità negativa, e nel secondo (su lancio illuminato di Matic) ha impegnato Di Gregorio in una parata difficile: sulla deviazione è piombato Dybala in anticipo su Carlos Augusto, con uno sforzo che Mou avrà sicuramente gradito tanto quanto la gran classe del tiro dell’1-0, in diagonale. Lo Special One, un po’ come Klopp al Liverpool, chiede ai suoi attaccanti un lavoro giusto in fase di non possesso ma senza mai esagerare: vuole che siano freschi e spietati quando attaccano gli spazi. Il 3-0 è arrivato nella ripresa con un’altra specialità della casa: corner battuto da Pellegrini e incornata di uno dei tanti saltatori giallorossi, in questo caso Ibanez.
Primi da soli per una notte non significa niente, visto che oggi almeno tre squadre possono raggiungere la Roma, ma non è certo una sensazione spiacevole, anche se Mou ha perso per infortuni muscolari prima Kumbulla e poi El Shaarawy. La squadra è forte e il lavoro del g.m. Tiago Pinto è stato di qualità. Ha speso 7 milioni per Celik, portato Camara in prestito per 1,5 e diritto di riscatto a 12, Wijnaldum in prestito con parte dell’ingaggio pagato dal Psg e obbligo di acquisto a 9 milioni se giocherà almeno il 50% delle partite (ma l’olandese si è rotto la tibia e starà fuori fino a inizio 2023) più Dybala, Matic, Belotti e Svilar tutti a parametro zero. Altrettanto importanti le cessioni. Ieri sono state chiuse quelle di Kluivert al Fulham (prestito più obbligo di riscatto con condizioni facili a 9,5 milioni e 20% della futura rivendita), Diawara (all’Anderlecht per 3 milioni e 50% della futura rivendita) e Calafiori (al Basilea per 1,5 milioni e il 40% della futura rivendita). Il giorno prima aveva ceduto Felix alla Cremonese per 9 milioni. Resta sulla lista esuberi Shomurodov: se andrà via anche lui potrà essere tesserato Solbakken.
Il Monza, per restare tra le neopromosse, all’Olimpico ha fatto una figura peggiore della Cremonese. Si sono salvati il portiere Di Gregorio e Caldirola, che hanno evitato nel secondo tempo la goleada. C’è molto da lavorare per evitare la B: Petagna-Caprari non hanno creato nemmeno un’occasione da gol.
30 agosto 2022 (modifica il 30 agosto 2022 | 23:54)
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, 2022-08-30 22:15:00, L’argentino segna una doppietta (con il gol numero 100 in serie A) e per una notte i giallorossi sono da soli in testa alla classifica, Luca Valdiserri