Roma, poliziotto investe 20enne in scooter. E in due mesi sono 21 i morti in incidenti stradali nella Capitale

di Rinaldo Frignani

Lo scooter della vittima, Simone Sperduti, è stato rovesciato dalla vettura di un poliziotto 46enne già sospeso dal servizio e ora indagato per omicidio stradale. A chiamare i soccorsi lo stesso agente. Inutile l’arrivo dei medici

Ventuno morti in nemmeno due mesi sulle strade di Roma e provincia. Una strage causata spesso da distrazione e velocità eccessiva. L’ultima vittima nella notte di martedì in via Prenestina, all’altezza dello svincolo per il Raccordo anulare: un ragazzo di 20 anni, Simone Sperduti, residente a Centocelle, è morto dopo essersi scontrato con un’Opel Meriva condotta da un poliziotto di 46 anni in forza alla Polfer della stazione Termini ma già da tempo sospeso dal servizio. A chiamare i soccorsi, poco prima delle 4, è stato lo stesso agente che ha poi atteso l’arrivo dell’ambulanza e dei vigili urbani. Inutili purtroppo i soccorsi al ragazzo che è morto poco dopo per le gravi ferite riportate nello schianto.

Si trovava in sella a uno scooter Honda Sh 300 diretto verso il centro mentre, secondo una prima ricostruzione della polizia municipale, il poliziotto stava per svoltare per prendere la rampa del Raccordo. L’urto è stato molto violento e il giovane è stato catapultato alcuni metri più avanti. L’agente è stato sottoposto all’alcoltest e il drugtest dopo essere stato accompagnato in ospedale. Anche la Questura è stata avvertita di quello che è successo nella notte.

Non sono ancora chiari i motivi per i quali l’agente è sospeso dal servizio, ma dai primi accertamenti sembra che all’arrivo dei soccorritori sembrasse sotto effetto di alcolici. Impressioni che tuttavia troveranno conferma soltanto con l’esito degli esami di laboratorio ai quali è stato sottoposto subito dopo l’incidente. Intanto il 46enne è stato indagato per omicidio stradale.

I vigili urbani hanno rintracciato i genitori del ragazzo che nelle prossime ore saranno chiamati a svolgere la triste procedura del riconoscimento della salma. Intanto i due veicoli sono stati sequestrati e gli agenti della Municipale, che hanno sentito il poliziotto investitore, avrebbero acquisito le immagini della videosorveglianza di alcuni impianti che si trovano lungo quel tratto di strada. In pochi giorni si tratta del terzo incidente mortale in via Prenestina dopo quelli che sono costati la vita a Fabrizio Veneziale, anche lui in scooter travolto da un’auto vicino viale della Serenissima, e un bengalese di 30 anni investito di notte da un tram nei pressi di largo Preneste.

Simone Sperduti stava tornando a casa in motorino. Tifosissimo della Roma, il giovane abitava con la famiglia a Centocelle dove aveva anche frequentato le scuole. Sotto choc non solo i parenti ma anche gli amici che nella giornata di ieri hanno reso omaggio al 20enne portando fiori e messaggi sul luogo della tragedia. Fra gli accertamenti in corso da parte della Municipale anche quelli sulla regolarità della manovra effettuata dal poliziotto per imboccare la rampa che lo avrebbe portato sulla carreggiata interna del Raccordo. Fino alle prime ore della mattinata gli investigatori del V Gruppo Prenestino dei vigili urbani hanno svolto rilievi proprio nell’incrocio dove ha perso la vita il ragazzo.

Se vuoi restare aggiornato sulle notizie di Roma iscriviti gratis alla newsletter “I sette colli di Roma” a cura di Giuseppe Di Piazza. Arriva ogni sabato nella tua casella di posta alle 7 del mattino. Basta cliccare qui.

24 agosto 2022 (modifica il 24 agosto 2022 | 20:09)

© RIPRODUZIONE RISERVATA

, 2022-08-24 20:00:00, Lo scooter della vittima, Simone Sperduti, è stato rovesciato dalla vettura di un poliziotto 46enne già sospeso dal servizio e ora indagato per omicidio stradale. A chiamare i soccorsi lo stesso agente. Inutile l’arrivo dei medici, Rinaldo Frignani

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Exit mobile version