Roma riesce sempre a incantare. Litinerario inedito di Philippe Daverio

di STEFANO BUCCI

In edicola con il Corriere da mercoled 4 gennaio il secondo volume della serie: il fascino della citt attraverso i tesori di Castel Sant’Angelo e della Galleria Borghese

Nel 1955 David Seymour immortala Bernard Berenson mentre osserva la Paolina Bonaparte di Canova. Siamo a Roma, alla Galleria Borghese, una delle tappe del viaggio nella Roma dei Papi e dei libertini, dei Medici e dei Borgia, dei grandi collezionisti e degli aristocratici scandito dalle parole di Philippe Daverio. Un itinerario che idealmente celebra la fascinazione che la Citt Eterna ha sempre esercitato. Una fascinazione che avrebbe colorito non solo quel Berenson immortalato da Seymour, ma anche in ordine sparso, Tito Livio (Roma, citt fortunata, invincibile e eterna), Goethe (Quando si considera un’esistenza come quella di Roma, ci si sente compenetrati dei grandi decreti del destino) e il Fellini della Dolce vita (A me Roma piace moltissimo: una specie di giungla, tiepida, tranquilla, dove ci si pu nascondere bene dice Marcello Mastroianni a Maddalena-Anouk Aime).

Ma qual , in fondo, la vera Roma? Sar forse quella del David di Gian Lorenzo Bernini o quella del Martirio di San Sebastiano di Pinturicchio, quella del Giudizio Universale di Michelangelo o quella del Ritratto di Leone X di Raffaello, quella della Piazza San Pietro dipinta da Gaspar van Wittel o quella delle Rovine romane di Giovanni Paolo Pannini? O forse quella delle pi moderne cartoline romane firmate da de Chirico, De Pisis, Guttuso, Maccari, Severini, Turcato, Vespignani, Cecchi? Philippe Daverio sembra non voler prendere posizione, giustamente preso dal desiderio di raccontare divulgando con il suo stile ironico e divertente, semplice ma non semplicistico, preciso e piacevole al tempo stesso.

Come quando racconta la rivalit tra Michelangelo e Raffaello: All’immensa grandezza estetica delle opere di Michelangelo — scrive — fa da contraltare una straordinaria fragilit intrinseca dell’artista: egli ha sempre in mente l’idea del non-finito, ossessionato dalla morte e pensa che non sia possibile in alcun modo portare a compimento l’opera d’arte perch l’arte insufficiente in s. Il suo contraltare Raffaello, che invece forte. Egli un marchigiano costruttivo, capace e tenace, che fa vedere come si deve fare. Dipinge la Scuola di Atene, le stanze del papa, le grandi pale d’altare, sovrintendente all’archeologia, progetta per la citt. Raffaello diventer in effetti la “bestia nera” di Michelangelo, perch la dimostrazione vivente che la sua ostentazione di potenza, in s debole, destinata in qualche modo a cadere.

Con gli appunti per questo suo itinerario romano, Daverio ci invita a entrare nel cuore di Roma. Pagina dopo pagina, il Rinascimento, giunto al suo apice, si trasforma nel Manierismo, prima, e poi nel Barocco e nel Rococ, per sfociare nel Neoclassicismo e nella Roma cosmopolita del Grand Tour. Pagina dopo pagina, prendono corpo il sacco dei lanzichenecchi, la metamorfosi di Castel Sant’Angelo da mausoleo a fortezza e prigione a sontuoso palazzo farnesiano, la Controriforma che mette le mutande alla Cappella Sistina, la prima grande collezione privata, voluta da Scipione Borghese, che arriver a racchiudere l’incredibile parabola della Citt Eterna, dall’antichit ai tempi di Paolina Bonaparte, la stessa Paolina che, molti anni dopo, avrebbe affascinato Bernard Berenson.

Nelle gloriose stanze della Galleria Borghese, accanto agli amori (il Sacro e il Profano) di Tiziano, si nascondono per anche ombre oscure e inquiete. Il magnifico David con la testa di Golia (1609-1610) di Caravaggio racconta cos gli ultimi anni (naturalmente tormentati) di un artista maledetto, che avrebbe inviato il dipinto, uno dei suoi ultimi, al cardinale Borghese nella speranza (dopo la condanna per l’assassinio commesso nel 1606) di ottenere una grazia che non sarebbe arrivata nonostante l’angoscia che trasuda dalla macabra e tragica testa mozza del gigante Golia, tenuta per i capelli da David, nella quale Caravaggio si voluto raffigurare.

Solo Roma Roma e, come ha scritto Goethe, Non c’ che una Roma al mondo. Seguendo Daverio si ha la sensazione che questa sua unicit abbia molto a che fare con il suo essere caput mundi, con il rapporto che intesse tra bellezza e politica, tra presente e passato. E con quel suo essere sempre e comunque straordinariamente cosmopolita. Lo dimostra il Ritratto della famiglia Quarantotti di pagina 63, dipinto da Marco Benefial nel 1756. Il missionario Giovan Battista Quarantotti, che diverr cardinale di Santa Romana Chiesa, ma che qui ancora un ragazzo e, in quanto gesuita, aperto al mondo. Attorno a lui i suoi famigliari si sono, pi che vestiti, travestiti con abiti esotici, turchi e cinesi, in una degna messa in scena di quella Roma cos universale da essere da sempre (e suo malgrado) un centro di gravit permanente (alla maniera di Battiato). Dell’arte, certo. Ma non solo.

Il libro in edicola e le altre uscite

Esce mercoled 4 gennaio in edicola con il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport il secondo titolo della serie In viaggio con Philippe Daverio: Roma, dalla gloria dei papi allo splendore di Villa Borghese. Il volume rimane in vendita per una settimana al prezzo di euro 6,90 pi il costo del quotidiano. Si tratta di una collana di libri inediti e illustrati, in uscita ogni mercoled, con i quali si spazia nelle meraviglie dell’arte accompagnati da una guida sempre vivace e straordinariamente erudita come il critico e storico dell’arte Philippe Daverio, brillante conduttore televisivo, scomparso nel settembre del 2020. Il volume dedicato a Roma comincia da Castel Sant’Angelo, definito la pi bella e pi nota galera del mondo per poi illustrare il rapporto con il mondo dell’arte intrattenuto da alcuni importanti pontefici del Rinascimento, quali Alessandro VI, Giulio II. Leone X, Clemente VII, Paolo III. Uno spazio particolare poi dedicato allo splendore della Galleria Borghese, in cui il cardinale Scipione Borghese, nipote di Papa Paolo V, raccolse innumerevoli tesori. La serie composta di cinquanta volumi, che trattano di singoli autori o di stili o di epoche particolari. Il terzo titolo, Leonardo, genio della pittura, dell’invenzione e della ricerca, sar in edicola per una settimana a partire dall’11 gennaio, sempre al prezzo di e 6,90 pi il costo del quotidiano. Seguiranno: Siena e il suo eterno Medioevo (18 gennaio); Da Veronese a Canaletto, tutti i colori della Serenissima (25 gennaio); Dal rosso pompeiano agli illusionismi pittorici della domus di Augusto (1 febbraio).

3 gennaio 2023 (modifica il 3 gennaio 2023 | 20:14)

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