Roma, via Aurelia, maxi-incendio assedia palazzine in via Bosco Marengo, esplodono bombole di Gpl: decine di intossicati

di Rinaldo Frignani

Allarme alle 13,30, rogo partito dalle sterpaglie, bruciati alcuni ettari. Chiusa via Aurelia all’altezza del Gra. A fuoco il parco giochi di un centro estivo, mobilitata la Protezione civile. L’accusa del sindacato dei pompieri: «Siamo pochi, sistema in crisi»

Maxi incendio di sterpaglie alla periferia Ovest della Capitale con fumo e cenere fino a Montecitorio, polvere trasportata dal vento fino all’Eur. L’odore di bruciato è giunto fino ai Parioli. Decine di persone sono state allontanate dalle loro abitazioni nei pressi di via Bosco Marengo, a ridosso del campo nomadi non autorizzato della Monachina. Le fiamme hanno circondato alcune palazzine e villette oltre a distruggere baracche e a far esplodere 50 bombole di gas gpl. Al momento due persone, una donna e un bambino, sono stati traportate in codice giallo al Policlinico Gemelli. Circa 35 persone, tutti abitanti nelle palazzine intorno all’area interessata dalle fiamme, sono state visitate in strada dal personale del 118, con sintomi di intossicazione da fumo. Decine di soccorritori, fra vigili del fuoco e volontari della Protezione civile, stanno intervenendo sul posto per circoscrivere il fronte del rogo. Dall’altra parte della città, per un altro vasto incendio nei pressi di Frattocchie, nel comune di Marino, i voli in arrivo all’aeroporto di Ciampino sono stati dirottati fra le 18 e le 21 causa fumo a Fiumicino. Ritardi invece per quelli in partenza.

In codice giallo ma non in pericolo di vita al pronto soccorso anche cinque poliziotti impegnati nelle operazioni di soccorso per evacuare alcune villette che sono state poi divorate dalle fiamme nonché il parcheggio di un centro sportivo usato anche come centro estivo per bambini dove è andato a fuoco il parco giochi e una parte del parcheggio riservato ai camper. Ai soccorsi partecipano anche alcune pattuglie dei carabinieri e dei vigili urbani che si sono prodigate per trasportare i casse d’acqua a favore dei residenti e rimasti fuori dalle abitazioni e assistiti anche dalla Protezione Civile. Nel frattempo il fronte del fuoco si è spostato nella zona di Casalotti dove viene tenuto sotto controllo dalle squadre dei vigili del fuoco: le fiamme hanno raggiunto alcuni residence e sono stati evacuati numerosi appartamenti.

Danni alle palazzine e anche a un attico investito dai lapilli sospinti dal vento. «Abbiamo avuto paura di rimanere bloccati in casa, alcuni di noi in attesa dei soccorsi ha lanciato acqua sulle fiamme direttamente dai balconi», racconta una residente. La procura è in attesa intanto per oggi di un’informativa da parte delle forze dell’ordine perché non si esclude che possa essere aperta un’inchiesta su quanto avvenuto nella giornata con una serie di incendi contemporanei.

Intanto il sindaco della Capitale Roberto Gualtieri ha definito quella di ieri « una giornata molto difficile e critica per Roma: purtroppo si sono verificati diversi incendi le cui cause sono in via di accertamento. L’eccezionale ondata di calore e le folate di vento caldo hanno alimentato roghi in varie zone della città tra cui quelli in zona Aurelio e Monachina. Le situazioni più critiche si registrano a Tor Pagnotta e a Casalotti, dove alcune famiglie sono state evacuate dalle loro abitazioni e dove due scuole sono state chiuse per precauzione». Il primo cittadino è rimasto in contatto continuo con la centrale operativa della Protezione Civile e dei vigili del fuoco «che stanno lavorando senza sosta: ringrazio tutti i volontari della Protezione Civile di Roma Capitale e della Regione, la Polizia Locale, gli operatori del 118 e tutte le forze dell’ordine impegnate per lo sforzo messo in campo in queste ore difficili. La nostra priorità è la sicurezza dei cittadini».

Non si esclude che qualcuno sia rimasto bloccato all’interno dell’area interessata dall’incendio che si estende per alcuni ettari accanto a via Aurelia. L’allarme è scattato alle 13:30, quando sono giunte numerose segnalazioni al 112 di fiamme nei campi che circondano l’insediamento abusivo. Fumo anche su via Aurelia che a un certo punto è stata anche chiusa in direzione di Civitavecchia all’altezza dello svincolo del raccordo anulare.

I vigili del fuoco stanno intensificando le operazioni di spegnimento del grande incendio anche per bonificare alcune strutture che sono andate distrutte e verificare che all’interno non sia rimasto nessuno. L’incendio non avrebbe comunque toccato abitazioni private anche se ha causato gravi danni alle infrastrutture esterne. La temperatura nella zona ha superato i 50 gradi a causa del calore sprigionato dal rogo. I vigili del fuoco si sono dovuti rifornire di acqua presso gli idranti che si trovano in altre strade, come quello in via Aurelia nei pressi di piazza Irnerio per poi tornare indietro facendosi largo nel traffico con le sirene.

Su tutta la zona nord della Capite invece aleggia una sorta di foschia causata dal fumo dell’incendio. Uno scenario reso ancora più impressionante dalla temperatura dell’aria che ha raggiunto i 40° e dal vento forte che sta soffiando ormai dalla prima mattinata e alimenta in questo modo gli incendi che sono scoppiati anche in altre zone attorno a Roma.

In particolare una decina di squadre dei vigili del fuoco sta operando sulla via Braccianese in località Casalone, a Trigoria e Ostia, e anche nei pressi di Pomezia all’altezza del km 27 di via Laurentina dove a bruciare è un’ampia fetta di territorio al confine fra i comuni di Roma e Pomezia appunto. E poi ancora a Frattocchie, nel comune di Marino, e poi Case Rosse e n via della Lunghezzina dove è bruciata una discarica di rifiuti. A Montecompatri salvati alcuni anziani da una casa di riposo. Anche in questo caso non ci sono stati feriti ma la situazione particolarmente complicata a causa dei numerosi focolai che i vigili del fuoco stanno cercando di individuare e spegnere. Non si esclude che alcuni degli incendi divampati nella giornata di lunedì, una delle più difficili dall’inizio dell’emergenza siccità nella Capitale, possa aver avuto un’origine dolosa. Ogni giorno ormai da tre settimane il comando provinciale dei pompieri di via Genova affronta circa 80-100 interventi per incendio di sterpaglie e boschi.

«Oggi il dispositivo di soccorso dei vigili del fuoco di Roma è entrato in crisi. Non vi sono uomini e mezzi sufficienti per affrontare tempestivamente e contemporaneamente tutti gli incendi in atto. Il nostro grido di allarme dei mesi scorsi sulla carenza di personale è stato sistematicamente ignorato e ora i nodi sono venuti al pettine». Cosi Marco Piergallini, segretario generale del sindacato Conapo dei vigili del fuoco. «Il comando dei vigili del fuoco di Roma – ricorda Piergallini – è carente di circa 300 uomini su base provinciale facendo riferimento a vecchie piante organiche che oltretutto andrebbero riadattate ai cambiamenti climatici in corso. Assumere più vigili del fuoco per noi è un investimento e non un costo come potrebbe sembrare. Manca una visione futuristica del numero dei vigili del fuoco necessari, il ministero dell’Interno rifletta su questo e legiferi su nuove assunzioni e nell’attesa autorizzi il rientro in straordinario del personale». «Il Corpo dei vigili del fuoco deve essere numericamente pronto per tutte le emergenze, il fatto di andare in crisi se si verificano più emergenze in contemporanea è sintomatico del fatto che la principale struttura di soccorso pubblico di Roma non è stata adeguata alle mutate esigenze sul rischio di incendi. Nel 2017 hanno soppresso il Corpo forestale dello Stato e affidato anche i loro compiti antincendio ai vigili del Fuoco senza adeguare l’organico, un altro grave errore» spiega il sindacalista dei vigili del fuoco.

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27 giugno 2022 (modifica il 27 giugno 2022 | 21:59)

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, 2022-06-27 19:59:00, Allarme alle 13,30, rogo partito dalle sterpaglie, bruciati alcuni ettari. Chiusa via Aurelia all’altezza del Gra. A fuoco il parco giochi di un centro estivo, mobilitata la Protezione civile. L’accusa del sindacato dei pompieri: «Siamo pochi, sistema in crisi», Rinaldo Frignani

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