Roman, la fuga dallUcraina e il riscatto a scuola: Ho la media del 10, ma sogno di tornare nel mio Paese

di Valentina Santarpia

Il ragazzo ucraino sar premiato con una borsa di studio dal Rotary. arrivato in Italia nove mesi fa, ma riuscito ad imparare l’italiano e a eccellere in tutte le materie

Quando la preside del liceo Peano di Monterotondo ha visto la media di quel ragazzino introverso, magro e alto, con gli occhiali, che frequenta la seconda classe dello scientifico, ha avuto un sobbalzo: Quasi 10, con giudizi eccellenti in tutte le materie- racconta Roberta Moncado – Ma il punto che lui non un ragazzino qualsiasi, arrivato dall’Ucraina l’estate scorsa, frequenta il nostro liceo solo dal 14 settembre del 2022: significa che in pochi mesi riuscito a conquistare la padronanza della nostra lingua, e anche a raggiungere ottimi risultati. Per lui la nostra scuola davvero una forma di riscatto sociale: ed per questo che ho suggerito al Rotary di premiarlo con una borsa di studio. L’assegno, di 500 euro, gli sar consegnato a sorpresa la mattina del 26 aprile. Roman Chaika, 16 anni compiuti a gennaio, ancora non lo sa: per lui sar una grandissima sorpresa. Intanto lo abbiamo intervistato con l’aiuto del rettore del Santuario, Bernardo Silvevestretti, interprete necessario per affrontare, pi che la barriera linguistica, la sua timidezza.

Quando sei arrivato in Italia? Con chi?
Sono arrivato il 17 luglio 2022. Con i miei genitori in macchina. Siamo arrivati prima in Friuli, ma l non abbiamo trovato una stanza in affitto per dormire. Mio padre allora ha chiesto alla padrona di un agriturismo se potevamo fermarci nel cortile e dormire in macchina. Ce lo hanno concesso. Pap ha dormito su una panchina e noi in macchina. Poi il giorno dopo siamo partiti per Roma e alla stazione Termini ci hanno detto che eravamo stati destinati ad un Centro di accoglienza a Moricone. Appena arrivati al convento eravamo un po’ impauriti, ma Padre Pino e gli altri Passionisti ci hanno accolti con affetto.

I tuoi genitori ora dove sono e cosa fanno?
Sono qui al convento dei Passionisti a Moricone, insieme a me e a mia nonna che ci ha raggiunti. Al momento frequentano un corso di italiano a Roma per quattro giorni alla settimana, al centro Astalli. Gli altri giorni stanno in convento e aiutano la comunit dei passionisti nelle faccende domestiche.

Hai avuto paura quando sei scappato?
Si, tanta. I russi stavano sull’altra riva del fiume Dnipro; erano arrivati a 10 Km dalla mia citt, Nikopol, che vicina alla centrale nucleare di Zaporizhzhia La settimana dopo che siamo fuggiti la mia casa stata colpita da una bomba esplosa molto vicino. Si sono rotti gli infissi e il garage stato distrutto.

Che difficolt hai avuto ad integrarti in Italia? E a scuola?
Le difficolt sono state soprattutto relative alla lingua. Per non ho avuto problemi ad integrarmi, Nel centro di accoglienza del convento, Padre Pino, che il responsabile, ci fa sentire sempre a casa. Padre Guido mi d lezioni di latino e Padre Alessandro medico. Anche a sono stato accolto benissimo. Il primo giorno, quando sono andato ad iscrivermi, mi ha accompagnato il vicesindaco di Moricone, Sabina Frappetta, insieme ai miei genitori. La preside ci ha ricevuti nel suo ufficio, stata molto affettuosa e mi ha tranquillizzato. Ha subito organizzato tutto per me, mi ha presentato alcuni insegnanti e mi ha dato subito un tablet per seguire le lezioni.

Come hai imparato l’italiano?
Simonetta, la cuoca del convento stata la nostra prima insegnante, anche se poi ho scoperto che parla il dialetto moriconese! A scuola, poi, hanno subito organizzato un corso di italiano.

Qual la materia che ti piace di pi?
Matematica.

Qual il tuo piatto preferito?
Mi piace tantissimo la pizza margherita. Il piatto ucraino che preferisco, invece il Warenyky; sono ravioli a base di patate, difficile scegliere fra i due!.

Hai amici italiani?
Fuori dalla scuola ancora no. I miei amici sono i miei compagni di classe. Con loro sto bene. Mi aiutano sempre. Mi hanno perfino organizzato una festa a sorpresa per il mio compleanno! Sono stato proprio contento. Fuori dalla scuola non ho tempo, studio sempre.

Pratichi qualche sport?
No, non mi piace molto lo sport. Qualche volta ho giocato nel campetto del convento con altri ragazzi.

Leggi le notizie sui giornali del tuo Paese?
Sempre, tutti i giorni.

Se potessi, ti arruoleresti?
No, assolutamente, non lo farei mai.

Che ne pensi della guerra?
Penso che una tragedia che ci ha costretti a lasciare gli affetti pi cari, gli amici, la nostra casa, le nostre vite. Tutto cambiato all’improvviso.

Cosa vorresti fare da grande?
Mi piacerebbe fare l’ingegnere informatico e imparare le lingue.

Vorresti tornare in Ucraina?
Si, perch la mia terra e l c’ la mia casa e i miei affetti, ma non sappiamo quando la guerra finir e se troveremo ancora la nostra casa e la nostra citt, quindi sto pensando anche ad un mio futuro qui in Italia.

Qual la cosa che ti spaventa di pi?
Il pensiero della guerra, del pericolo che corrono l’altra mia nonna, mio nonno e mio fratello che sono rimasti in Ucraina. Penso a loro e ai miei amici, li sento ogni giorno. Ho paura perch loro sono in pericolo.

E quella che ti rende pi felice?
Quando sono con la mia famiglia, tutti insieme.

25 aprile 2023 (modifica il 25 aprile 2023 | 09:13)

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, L’articolo originale è stato pubblicato da, https://www.corriere.it/scuola/secondaria/23_aprile_25/roman-fuga-dall-ucraina-riscatto-scuola-ho-media-10-ma-sogno-tornare-mio-paese-efc396d4-e0f7-11ed-bdd6-81589fd3a237.shtml, , https://rss.app/feeds/0kOk1fn8PPcBHYnU.xml, Valentina Santarpia,

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