Rosa e il Paese Ritrovato: l’Alzheimer si combatte anche con un film

di Rosella Redaelli

Leo Gullotta è la voce narrante del corto realizzato nel primo villaggio dedicato ai malati di Alzheimer, che sarà presentato giovedì alla mostra del cinema di Venezia. Accanto a lui, l’attrice Silvia Cecchetti

Rosa vive nel suo mondo, circondata dalle sue abitudini e dai suoi affetti, precipitati nel vuoto della malattia: l’Alzheimer. Una malattia che ruba il presente, lasciando però il profumo della vita passata, ricca di esperienze e di eventi importanti. È la voce di Leo Gullotta ad accompagnare lo spettatore nella vita di questa donna nel cortometraggio «Rosa» che sarà presentato giovedì alle 14 nello spazio Italian Pavilion, presso l’Hotel Excelsior, durante la 79esima Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Il cortometraggio è un progetto nato all’interno della cooperativa La Meridiana c he a Monza ha inaugurato da qualche anno il primo villaggio dedicato ai malati di Alzheimer. Un vero e proprio paese con abitazioni, negozi, una chiesa, un cinema, una banca, il parrucchiere, per mantenere le proprie abitudini in un ambiente protetto.

L’idea del cortometraggio è di Marco Fumagalli, coordinatore dei servizi educativi della cooperativa in collaborazione con Marco Falorni della casa di produzione video Libero Produzioni. Accanto a Leo Gullotta c’è l’attrice Silvia Cecchett i a dare voce alla protagonista e a lanciare un messaggio importante: vivere accanto all’Alzheimer vuol dire non smettere di cercare la persona nascosta nella dimenticanza, in una assenza che va riempita di attenzioni e stimoli capaci di rallentare il tempo di evoluzione della malattia. Rosa e le altre persone affette da Alzheimer possono essere dunque ritrovate «seguendo il profumo della loro esistenza». «Certamente la vita del Paese Ritrovato, un vero e proprio villaggio che accoglie persone con Alzheimer, – spiega Fumagalli – ha messo in luce la necessità di diffondere una nuova cultura della cura e di mantenere l’attenzione del grande pubblico sulla malattia del secolo: l’Alzheimer. Una malattia che colpisce oltre alle persone l’intera famiglia, un pianeta ancora ignoto, che necessita di cure competenti e specifiche. Il corto ha l’ambizione di generare alleanze fra linguaggi artistici diversi in modo che la sfera della malattia non rimanga relegata in un mondo di solitudine ed emarginazione».

L’obiettivo è richiamare l’attenzione del vasto pubblico sulla realtà di una malattia del nostro tempo che colpisce moltissime famiglie e vuole favorire una cultura della cura, capace di indirizzare comportamenti che possano arginare e rallentare effetti, spesso devastanti. «Trovare le forme e le formule migliori per comunicare la fragilità, non solo è una grande responsabilità, ma anche un dovere per chi fa il nostro lavoro – commenta anche Marco Falorni, regista e autore del corto – In un momento storico dove la buona e la cattiva comunicazione si intrecciano, raccontare storie di fragilità diventa una necessità. Spero che Rosa arrivi, arrivi bene e lasci un segno. Il Paese Ritrovato è la risposta giusta alle tante Rosa e alle famiglie di molte Rosa, che convivono con una malattia come l’Alzheimer, affinché non perdano il profumo, il profumo della vita».

30 agosto 2022 (modifica il 30 agosto 2022 | 18:01)

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, 2022-08-31 04:10:00, Leo Gullotta è la voce narrante del corto realizzato nel primo villaggio dedicato ai malati di Alzheimer, che sarà presentato giovedì alla mostra del cinema di Venezia. Accanto a lui, l’attrice Silvia Cecchetti, Rosella Redaelli

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