Arrestata Rosalia Messina Denaro, la sorella del boss. Era lei che gestiva i suoi pizzini

di Lara Sirignano

Il blitz dei carabinieri del Ros. Rosetta la prima delle quattro sorelle del capomafia. L’accusa di aver provveduto ai soldi necessari alla latitanza e di aver tenuto le relazioni con gli altri mafiosi

Per anni ha coperto la latitanza del fratello, il boss Matteo Messina Denaro, ha tenuto la cassa della famiglia dalla quale il padrino trapanese ha attinto copiosamente per le sue spese e ha gestito la rete di trasmissione dei pizzini che hanno consentito al capomafia di tenere i rapporti con i suoi e disporre delle questioni economiche e strategiche di Cosa nostra. Un ruolo di primo piano quello conquistato da Rosalia Messina Denaro, prima delle quattro sorelle del boss, che oggi stata arrestata dai carabinieri del Ros con l’accusa di associazione mafiosa.

L’inchiesta

Una indagine coordinata dalla Procura di Palermo che ha aggiunto un altro tassello alla complessa ricostruzione della lunghissima latitanza di Matteo Messina Denaro. Donna di incrollabile fede mafiosa Rosetta, cos la chiamano in famiglia, ha sposato Filippo Guttadauro, fratello del capomafia di Brancaccio, Giuseppe, in carcere al cosiddetto ergastolo bianco dopo aver scontato 14 anni per associazione mafiosa. Stessa sorte ha avuto il figlio maschio della donna, Francesco, il nipote prediletto di Messina Denaro che sta espiando una condanna definitiva a 16 anni sempre per mafia. La figlia Lorenza Guttadauro, avvocato, assiste lo zio dal giorno del suo arresto.

Il clan

Una saga criminale quella dei Messina Denaro con don Ciccio capostipite della famiglia di sangue e di quella mafiosa. Lo trovarono morto il 30 novembre del 199, mentre era latitante da otto anni, vestito di tutto punto e pronto per la sepoltura. Una telefonata giunta al centralino del commissariato di Castelvetrano avvert la polizia che c’era un cadavere per strada. Dei suoi 6 figli l’erede al trono, Matteo, finito in cella dopo 30 anni di latitanza, mentre Salvatore, primogenito, scarcerato nel 2006 dopo avere scontato una lunga condanna per mafia, stato riarrestato nel 2010 con le stesse accuse.

La sorte dei parenti

Non andata meglio alle figlie femmine di don Ciccio: Patrizia, per anni postina dei messaggi del fratello ricercato, sconta una condanna a 16 anni e detenuto anche il marito Vincenzo Panicola. Pesanti guai giudiziari hanno avuto anche i mariti delle due sole figlie ancora libere: Bice e Giovanna. Il consorte di Giovanna, Rosario Allegra, morto in carcere nel 2019, quello di Bice, Gaspare Como, ancora dietro le sbarre. E oggi, in ossequio alla tradizione mafiosa di famiglia, toccato alla primogenita: Rosetta.

3 marzo 2023 (modifica il 3 marzo 2023 | 07:38)

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