di Claudio BozzaIl presidente del Senato durante il ricordo di Pinuccio Tatarella: Sono sempre dipinto come quello che ha la statua di Mussolini, ma se mi avessero lasciato quella di Mao Zedong avrei fatto lo stesso Scusatemi se parlo di me. Sono sempre dipinto come quello che ha i busti del Duce in casa, vero ce l’ho, me lo ha lasciato mio padre, non capisco perch dovrei buttarlo… Non lo butter mai, cos come non butterei il busto di Mao Zedong se mi avessero lasciato un’opera d’arte sua… Scusatemi ancora per questa parentesi personale, che volevo assolutamente esternare…. Lo ha detto il presidente del Senato, Ignazio La Russa, parlando a Palazzo Giustiniani per il ricordo di Pinuccio Tatarella. E riguardo il suo passaggio dal vertice di un partito come Fratelli d’Italia, al vertice istituzionale come seconda carica dello Stato, La Russa riflette cos: Mi sento spesso inadeguato al ruolo di presidente del Senato, poco se mi considero, ma molto se mi confronto. Pinuccio Tatarella ci manca tutti i giorni — aggiunge il presidente del Senato, ricordando il padre della destra di governo —. Non ricordo mai la data della sua morte perch tutte le volte che ho un problema politico mi interrogo su cosa farebbe lui. Il mio punto di raffronto, il mio modo di dirigere le risposte, confrontarmi con quello che avrebbe detto o fatto. E poi: Tatarella non si mai voluto fermare al momento in cui viveva. Guardava sempre un po’ pi avanti. Per questo oggi ancora attuale. Probabilmente viviamo una fase che aveva immaginato, desiderato. Una fase della destra al governo, nell’ambito del centrodestra, con una pacificazione nazionale a cui ha sempre aspirato nella sua capacit di guardare il futuro. 8 febbraio 2023 (modifica il 8 febbraio 2023 | 13:37) © RIPRODUZIONE RISERVATA
